Dialetto comacchiese

Il dialetto comacchiese (dialàt cmaciais) è un dialetto della lingua emiliana parlato nella città di Comacchio e ricollegato ai dialetti di alcuni comuni limitrofi della provincia di Ferrara.

A causa delle caratteristiche fonetiche e della posizione geografica isolata di Comacchio, il comacchiese risulta una parlata indipendente dal ferrarese, e dunque forma un sottogruppo proprio all'interno dell'emiliano.

Il liguista Bernardino Biondelli lo ritenne un dialetto ferrarese, seppur con una certa indipendenza: "Il gruppo Ferrarese è meno puro e meno originale degli altri emiliani, non solo pel continuo suo contatto coi Vèneti e coi Lombardi, dai quali trasse notevoli impronte; ma perché surse posteriormente dalla mistura di varie nazioni, che nel corso delle nòrdiche invasioni si rifuggirono nei paludosi polèsini convertiti più tardi nella fèrtile pianura ferrarese. Fra le varie favelle racchiuse in questo gruppo, la sola che serba vestigia originali ed antiche, si è quella del pescatore di Comacchio, di quella prisca Comacula, che molto prima della fondazione di Ferrara sovrastava alle paludi ond’era attorniata, e per le quali ebbe sempre difficile e scarso commercio coi pòpoli circostanti. Di questo dialetto parlato appena da qualche milliajo di rozzi valligiani, sarebbe molto utile impresa il raccorre le più distinte radici e le forme primitive, ciò che invano abbiamo chiesto ad alcuni dotti corrispondenti, non avendo noi potuto fermar qualche dimora in quelle lagune."[1]

  1. ^ Biondelli, p. 204.