Dorian Gray (film)

Dorian Gray
	Lord Wotton (Colin Firth) e Dorian Gray (Ben Barnes) in una scena del film
Lingua originale	inglese
Paese di produzione	Regno Unito
Anno	2009
Durata	112 min
Rapporto	1,85:1
Genere	orrore, fantastico, drammatico
Regia	Oliver Parker
Soggetto	dal romanzo di Oscar Wilde
Sceneggiatura	Toby Finlay
Produttore	Barnaby Thompson
Produttore esecutivo	Paul Brett, Mark Brooke (non accreditato), Simon Fawcett, James Hollond, Xavier Marchand, Sophie Meyer, Charles Miller Smith, Tim Smith, James Spring
Casa di produzione	Ealing Studios, Fragile Films
Distribuzione in italiano	Eagle Pictures
Fotografia	Roger Pratt
Montaggio	Guy Bensley
Effetti speciali	Moving Picture Company (MPC)
Musiche	Charlie Mole
Scenografia	John Beard
Costumi	Ruth Myers
Interpreti e personaggi
	Ben Barnes: Dorian Gray; Colin Firth: Lord Henry Wotton; Rebecca Hall: Emily Wotton; Ben Chaplin: Basil Hallward; Rachel Hurd-Wood: Sybil Vane; Emilia Fox: Lady Victoria Wotton; Fiona Shaw: Agatha; Johnny Harris: James Vane; Maryam d'Abo: Gladys; Douglas Henshall: Alan Campbell; Caroline Goodall: Lady Radly; Jo Woodcock: Celia Radley; Michael Culkin: Lord Radley; Pip Torrens: Victor; Hugh Ross: prete;
Doppiatori italiani
	Gianfranco Miranda: Dorian Gray; Francesco Prando: Lord Henry Wotton; Francesca Fiorentini: Emily Wotton; Vittorio De Angelis: Basil Hallward; Perla Liberatori: Sybil Vane; Rita Savagnone: Agatha; Simone Mori: James Vane; Barbara Berengo Gardin: Gladys; Massimo De Ambrosis: Alan Campbell; Paolo Lombardi: Lord Radley; Enrico Di Troia: Victor; Sandro Iovino: prete;

Dorian Gray è un film del 2009 diretto da Oliver Parker.

Thriller psicologico con protagonisti Ben Barnes e Colin Firth. È liberamente tratto dal classico letterario Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.

In Italia l'uscita del film nei cinema era prevista per il 23 ottobre 2009. A fine settembre del 2009 è stata posticipata al 27 novembre dello stesso anno. Per il regista Oliver Parker si tratta già della terza trasposizione cinematografica di opere di Oscar Wilde dopo Un marito ideale (1999) e L'importanza di chiamarsi Ernest (2002). Il film è stato vietato ai minori di 14 anni.