La dottrina miasmatico umorale era una teoria diffusa in campo medico che spiegava l'origine delle malattie infettive attraverso la diffusione nell'aria dei cosiddetti miasmi e delle particelle velenose che provenivano da essi e che venivano a contatto con l'uomo.
Tra il XVIII e il XX secolo il concetto di contagio non era ancora legato alla consapevolezza di catene epidemiologiche fra agenti patogeni. Faceva invece riferimento al suo significato etimologico di contatto con le particelle velenose diffuse nell'aria che, per la loro natura "appiccicaticcia", potevano attaccare l'uomo.