Dreki | |
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La nave di Gokstad - Museo delle navi vichinghe di Oslo (Norvegia) | |
Altri nomi | Longship |
Caratteristiche costruttive | |
Lunghezza | ca. 25 m |
Materiale | legno |
Caratteristiche di trasporto | |
Propulsione | mista (remi e vela) |
Il dreki (dal norreno dreki, dal Proto-Germanico *drakô (“drago”), plurale drekar), conosciuto più comunemente con il nome drakkar a causa di un errore di trascrizione francese[1], è un'imbarcazione usata principalmente dai vichinghi e dai sassoni per scopi militari durante il Medioevo, e per compiere viaggi esplorativi in Islanda e Groenlandia. Lo sviluppo del profilo tipico di queste navi fu il risultato di un'evoluzione durata secoli, che giunse alla forma più comunemente conosciuta intorno al nono secolo. In Norvegia i drekar furono usati fino al quindicesimo secolo.
Il dreki è caratterizzato da una forma lunga, in media attorno ai 24,9 metri, stretta e slanciata (da cui il nome longship), e da un pescaggio particolarmente poco profondo. Queste caratteristiche conferiscono all'imbarcazione una grande velocità e le consentono la navigazione in acque di un solo metro di profondità, permettendo di avvicinarsi molto alla riva, rendendo così gli sbarchi velocissimi. Un altro vantaggio di queste imbarcazioni deriva dalla loro simmetria: la particolare forma della dreki consente infatti una inversione rapidissima. Alcune versioni più tarde del design includono una vela rettangolare montata su un unico albero. Generalmente la prua delle drekar era "decorata" con minacciose teste di drago o con divinità mostruose per spaventare i nemici. Erano utilissime per navigare in mare e risalire i fiumi.