Ekaterinburg località abitata | |
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Екатеринбу́рг | |
Localizzazione | |
Stato | Russia |
Circondario federale | Urali |
Soggetto federale | Sverdlovsk |
Rajon | Non presente |
Territorio | |
Coordinate | 56°50′08″N 60°36′46″E |
Altitudine | 237 m s.l.m. |
Superficie | 1 110,6 km² |
Abitanti | 1 536 183[1] (2024) |
Densità | 1 383,2 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 620000–620999 |
Prefisso | 343 |
Fuso orario | UTC+5 |
Targa | 66, 96 e 196 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Ekaterinburg (in russo Екатеринбург?, ), in passato nota in italiano come Caterimburgo[2][3][4] o Ecaterimburgo,[5][6][7] è una città della Russia, capoluogo dell'Oblast' di Sverdlovsk.
Situata sul lato orientale degli Urali, è il principale centro industriale e culturale della regione degli Urali. La sua popolazione di 1.493.749 abitanti (2020) ne fa la quarta città della Russia per abitanti. Quattro città satelliti formano un'ulteriore cintura di agglomerazione: Verchnjaja Pyšma, Berëzovskij, Sredneural'sk e Aramil'.
Tra il 1924 e il 1991 la città fu nota con il nome di Sverdlovsk (Свердловск) in onore del leader bolscevico Jakov Sverdlov; la denominazione è tuttora usata dalle ferrovie russe e l'oblast' di cui la città è capoluogo ha mantenuto il nome precedente. La città è storicamente nota perché, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918, vi furono fucilati l'ultimo zar Nicola II e i suoi familiari.
Dal punto di vista geografico, Ekaterinburg è nota per trovarsi sul confine convenzionale tra Europa ed Asia, ossia la Linea di von Strahlenberg.
Con il nome di Ekaterinburg sono stati chiamati il sottomarino lancia missili balistici del Progetto 667BDRM 'Delfin' (Denominazione NATO: Delta IV) (K-84/'807') e l'asteroide 27736 Ekaterinburg.