Elia da Cortona

Copia posteriore di un ritratto di frate Elia

Frate Elia da Cortona, o Elia da Assisi, al secolo Elias Bonusbaro (Buonbarone)[1] (Assisi, 1178Cortona, 22 aprile 1253), è stato un francescano e politico italiano, molto vicino a san Francesco, del quale era stato uno dei primi seguaci.

Ebbe anche un importante ruolo politico come amico e consigliere di Federico II di Svevia, dal quale ricevette delicati incarichi diplomatici. Non riuscì, però, nel suo intento di riconciliare i poteri universali, Papato e Sacro Romano Impero; anzi, il suo impegno politico gli costò una scomunica che fu resa pubblica ed effettiva nel 1240[2]. Un suo riavvicinamento al papato si ebbe solo dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250.

Suo principale oppositore, all'interno dell'ordine francescano, fu Aimone da Faversham.

Una tradizione cronachistica a lui sostanzialmente avversa lo indica anche come dedito a pratiche alchemiche, ed in effetti gli è attribuita la stesura di alcuni trattati in lingua latina sull'argomento, tra cui il Lumen luminum.[3] L'accusa potrebbe aver strumentalizzato questo suo interesse in chiave propagandistica anti-ghibellina per la sua vicinanza con l'Imperatore.[4]

  1. ^ A volte indicato come Elia Coppi (in quanto creduto appartenente all'omonima famiglia) o Elia da Beviglie (dalla località ricadente nella attuale frazione di Tordibetto di Assisi dove verosimilmente nacque).
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore TreccaniBio
  3. ^ Incipit liber alchimicalis quem frater Helya edidit apud Fredericum imperatorem. Liber lumen luminum, conservato nel manoscritto n. 119 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, cfr. A. Pattin, Un recueil alchimique: le manuscrit Firenze, Riccardiana L.III.13 (119). Description and documentation, in "Bulletin de philosophie médiévale", n. 14, pp. 89-107 (1972).
  4. ^ Michela Pereira, I Francescani e l'alchimia, § 2, pp. 122-125, in "Convivium Assisiense", X, n. 1 (2008).