Per estrazione mineraria dell'uranio si intendono tutti quei processi che permettono di ricavare il minerale uranifero dalla crosta terrestre. L'uranio è presente in grandi quantità sulla crosta terrestre, però in concentrazioni molto basse, data la vasta distribuzione di questa risorsa; per questa ragione questo tipo di estrazione mineraria è caratterizzata da un elevato volume di materiale roccioso estratto: questo rende molto diffusa la scelta di sfruttamento minerario di tipo a cielo aperto, che ha contribuito nel 2009 per il 57%[1] alla produzione totale di uranio mondiale. Questa estrazione è al momento intrapresa da un ristretto numero di nazioni ed aziende minerarie, a causa dello scarso numero di miniere con rocce ad alto grado di concentrazione di uranio o della tecnologia necessaria richiesta.
La produzione mondiale di uranio nel 2009 è stata di 50 572 t, di cui il 27% è stato prodotto in Kazakistan, che assieme a Canada ed Australia detengono oltre il 60% del mercato mondiale. Altri importanti produttori sono Namibia, Russia, Niger, Uzbekistan e Stati Uniti[1].
Il principale utilizzo dell'uranio è come combustibile nei reattori nucleari. Le risorse conosciute al 2009 ad un costo estrattivo inferiore ai 260 $/kg risultano ammontare ad oltre 6,3 milioni t (contro i 5,5 del 2007), cioè in grado di soddisfare la domanda mondiale di oltre un secolo ai consumi attuali[2]. Tuttavia, queste stime potrebbero essere un po' ottimistiche, perché non includono alcuni costi di sviluppo, come i costi non recuperabili per l'acquisto di terreni e di esplorazione, le imposte sul reddito, il profitto e il costo del denaro. Le risorse uranifere non scoperte, cioè giacimenti che ci si può aspettare di trovare sulla base delle caratteristiche geologiche delle risorse già scoperte, ammontano a circa 10,4 milioni di tonnellate, in lieve flessione rispetto al precedente stima, soprattutto a causa del cambiamento di categorizzazione di molte risorse kazake.
Dopo l'estrazione dei frammenti di roccia contenenti i minerali di uranio, questi sono normalmente trattati meccanicamente tramite macinazione per uniformare la dimensione delle particelle e, quindi, trattare il minerale tramite lisciviazione per estrarvi l'ossido metallico. Da questo processo si ricava quindi il materiale sotto forma di ossido U3O8, comunemente chiamato yellowcake, che è la forma in cui l'uranio è venduto sul mercato.