Eudosso di Cnido (in greco antico: Εὔδοξος ὁ Κνίδιος?, Éudoxos ho Knídios[1]; Cnido, 408 a.C.[2] – 355 a.C. o 353 a.C.[2]) è stato un matematico e astronomo greco antico, a cui sono attribuiti risultati di grande importanza, fondamentali per il costituirsi della matematica come scienza. L'anno di nascita è incerto, potrebbe essere compreso tra il 408 a.C. e il 406 a.C..
Eudosso fu studioso e studente di Platone, ma anche di Archita, dal quale apprese la geometria, e di Filistione di Locri dal quale conobbe la medicina[3]. Dato che tutti i suoi lavori sono andati persi, la nostre conoscenze su di lui sono ottenute da fonti secondarie, come i poemi astronomici di Arato. Il trattato di Teodosio di Bitinia Sphaericae è probabilmente basato su un lavoro di Eudosso.
Allievo di Archita di Taranto, da lui si presume sia stato avviato allo studio del problema della duplicazione del cubo, dei numeri interi e della teoria della musica.
A Cnido costruì un osservatorio astronomico e da lui vennero identificate varie costellazioni.
Secondo Archimede sviluppò la teoria delle proporzioni che consentì di superare le difficoltà che si incontrano per trattare i numeri irrazionali; questa teoria sarà ripresa negli Elementi di Euclide e in sostanza consente di trattare rigorosamente i numeri reali pensati come rapporti di grandezze.
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