Euroscetticismo nel Regno Unito

I sei stati membri originari della CEE (1958) e i sette stati membri originari dell'EFTA (1960)

     CEE

     EFTA

L'euroscetticismo britannico è l'opposizione alle politiche delle istituzioni sovranazionali dell'UE e/o l'opposizione all'adesione britannica all'Unione europea. L'euroscetticismo gioca un ruolo significativo nella politica del Regno Unito.

Dopo il 1945 fu avviato il progetto di unità europea. Questo progetto è stato sostenuto dai principali politici britannici, tra cui Winston Churchill. Churchill, in un discorso del 1946, sostenne una "specie di Stati Uniti d'Europa" guidati da Francia e Germania.[1] Tuttavia, Churchill non aveva intenzione di coinvolgere la Gran Bretagna. La Gran Bretagna aveva l'ambizione di "giocare un ruolo importante in Europa, senza esserne effettivamente parte".[2] L'idea che il progetto di unità sia principalmente una questione per il continente europeo è sempre stata forte in Gran Bretagna.[3] Il movimento filoeuropeo in Gran Bretagna ha visto una serie di battute d'arresto in termini di integrazione europea.[4] Persino i sostenitori dei partiti politici filoeuropei come i Liberal Democratici sono riluttanti a integrare la Gran Bretagna nell'Unione europea.[5]

Dopo l'adesione della Gran Bretagna all'UE, la politica britannica si è polarizzata tra sostenitori e oppositori. A seguito della controversia sul "rimborso" britannico delle rimesse all'UE, il movimento euroscettico ha potuto contare sul crescente sostegno della popolazione britannica. I vantaggi dell'adesione venivano spesso trascurati.

  1. ^ (EN) Discorso di Winston Churchill Archiviato il 22 aprile 2012 in Internet Archive. a Zurigo, 19 settembre 1946
  2. ^ (EN) Watts, D. (2005). Britain in the European Union Today. Manchester University Press. ISBN 9780719071799.
  3. ^ (EN) Gehler, M. (2009). From Common Market to European Union Building. Wenen: Böhlau. p. 240. ISBN 9783205777441.
  4. ^ (EN) Young, H. (1998). This Blessed Plot: Britain and Europe from Churchill to Blair. Overlook Press
  5. ^ (EN) Watts, D. (2005). Britain in the European Union Today. Manchester University Press. p. 2250. ISBN 9780719071799.