Il fantasy (AFI: /ˈfantazi/, letteralmente "fantasia"; termine mutuato dalla lingua inglese)[1][2] è un genere letterario sviluppatosi tra il XIX e il XX secolo entro la macro-categoria della letteratura fantastica (in lingua inglese speculative fiction, "narrativa speculativa"): nello specifico rientrano nel filone fantasy le opere di narrativa in cui sono portati in scena fenomeni magici e soprannaturali, sia ripresi dalla tradizione folklorica (per esempio creature mitologiche) sia creati appositamente dall'autore; tali opere possono svolgersi tanto in una versione fittizia della Terra dove la magia esiste, quanto in mondi immaginari appositamente creati.
Il fantasy si distingue dal genere contiguo della fantascienza per la diversa natura dell'elemento fantastico: in un'opera fantascientifica gli eventi immaginari sono presentati come gli esiti possibili di una scienza esatta o molle, mentre le situazioni del fantasy sono frutto di leggi naturali e discipline completamente fittizie; l'ibridazione fra i due generi è comunque possibile ed è classificata come science fantasy. Analoga distinzione sussiste fra fantasy e horror: anche la narrativa dell'orrore si basa su elementi sovrannaturali, ma li presenta necessariamente come violazioni macabre e perturbanti delle leggi di natura, laddove il fantasy presenta la magia come parte integrante di un ordine naturale distinto e separato da quello reale; anche in questo caso l'ibridazione è possibile ed è definita dark fantasy.
Il fantasy nacque come forma di letteratura di genere nella cultura anglofona, ma numerose opere di tale tipologia sono state prodotte anche in altri media:[2] radio e musica, cinema e televisione, fumetti e librogame, giochi di società e videogiochi. Nelle arti figurative è rappresentato soprattutto dall'illustrazione legata al mercato editoriale.