Fiat iustitia et pereat mundus, letteralmente «Sia fatta giustizia e perisca pure il mondo» era il motto di Ferdinando I d'Asburgo. La prima testimonianza della frase si rinviene nel volume Loci Communes (1563), di Johannes Manlius, che l'attribuisce all'Imperatore.[1]
La frase è impiegata in Per la pace perpetua da Immanuel Kant, che ne fa il motto dell'uomo politico fermo nei suoi principi, traducendola e commentandola così: «"Regni la giustizia, dovessero anche per essa perire tutti assieme gli scellerati che esistono nel mondo" è un principio di diritto coraggioso, che taglia le vie tortuose tracciate dall'inganno e dalla violenza...»[2]. Hegel la corresse in Fiat iustitia ne pereat mundus, vale a dire "Sia fatta giustizia affinché non perisca il mondo". [3]
- ^ https://books.google.dj/books?id=7Rs8AAAAcAAJ&pg=PA290&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=2#v=onepage&q&f=false, in Locorum communium a Joanne Manlio collectorum tomus II, Basilea, 1563.
- ^ Giuliano Marini, La filosofia cosmopolitica di Kant, pag. 196
- ^ Fumagalli, Giuseppe, Chi l'ha detto? : tesoro di citazioni italiane e straniere, di origine letteraria e storica, ordinate e annotate, Milano, Ulrico Hoepli Bartoli, 1921, p. 182.