Filocalia | |
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San Giovanni Cassiano | |
Autore | Nicodemo l'Agiorita e Macario di Corinto |
1ª ed. originale | 1782 |
Genere | saggio |
Sottogenere | raccolta di testi ascetici |
Lingua originale | greco |
Filocalia (in greco Φιλοκαλία, letteralmente "amore della bellezza"), abbreviazione di "Filocalia dei Padri neptici composta a partire dagli scritti dei padri santi e teofori nella quale, attraverso la sapienza di una vita fatta di ascesi e di contemplazione, l'intelletto è purificato, illuminato e portato alla perfezione" [Φιλοκαλία τῶν ἱερῶν νηπτικῶν συνερανισθεῖσα παρὰ τῶν ἁγίων καὶ θεοφόρων πατέρων ἡμῶν ἐν ἧ διὰ τῆς κατὰ τὴν πρᾶξιν καὶ θεωρίαν ἠθικῆς φιλοσοφίας ὁ νοῦς καθαίρεται, φωτίζεται καὶ τελειοῦται][1], è una raccolta di testi di ascetica e mistica della Chiesa cristiana ortodossa.
Fu pubblicata in greco a Venezia nel 1782 da Nicodemo l'Agiorita (cioè del Monte Athos) e Macario di Corinto. Ebbe un immenso successo nel mondo slavo grazie alla traduzione di Païsij Velyčkovs'kyj. Oltre alla Bibbia e ad alcuni testi dei primi Padri della Chiesa, la Filocalia è una delle più ammirate e feconde testimonianze a stampa della pietà cristiana ortodossa. All'assidua lettura di essa da parte dei fedeli si fa continuamente riferimento nei celebri Racconti di un pellegrino russo, in cui si dice fra l'altro: "La Sacra Scrittura è il sole abbagliante, la Filocalia lo schermo necessario per guardarla".
L'opera non deve essere confusa con l'omonima antologia di scritti origeniani compilata nel 358-359 da Basilio il Grande e Gregorio Nazianzeno.
Questa voce è parte della serie Oriente cristiano Cristo Pantocratore nella basilica di Santa Sofia in Istanbul. |
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