Fluoroscopia digitale

Fluoroscopio moderno.

La fluoroscopia digitale (FD) è una tecnica radiologica, evoluzione della fluoroscopia tradizionale, comunemente usata dai medici radiologi e dai tecnici di radiologia per ottenere immagini in diretta della struttura interna di un paziente attraverso l'uso di un fluoroscopio.

Rappresenta la naturale evoluzione dei sistemi di fluoroscopia tradizionali dove un potente fascio di raggi X passa attraverso il corpo del paziente. Tali raggi possono essere assorbiti dai tessuti del paziente, deviati dagli urti con gli atomi del corpo, o passare indisturbati. Questa tecnica ha trovato ampio uso nel settore angiografico e nello studio funzionale di organi come esofago, stomaco, duodeno, intestino tenue, colon, retto, vie urinarie, utilizzando la tecnica della sottrazione di immagine.

Il fascio uscente dal paziente deve essere reso visibile; per questo motivo, nella prima metà del Novecento venivano usati opportuni strati di fosfori su vetro (fluoroscopia): i raggi X colpivano lo strato, che emetteva luce ed il radiologo, di fronte al paziente (e al fascio di radiazione), osservava quanto visibile sul vetro.

Nella fluoroscopia digitale si aggiunge l'ausilio delle tecnologie computerizzate che consentono maggiori possibilità di acquisizione, trattamento e gestione dell'immagine.

Il principale vantaggio di un sistema FD è la capacità di elaborare le immagini tramite il calcolatore per migliorare la visualizzazione delle informazioni in esse contenute.

L'unità di FD più semplice è composta dagli stessi elementi che ritroviamo nei sistemi tradizionali; è necessario però che le caratteristiche della catena fluoroscopica soddisfino alcuni criteri per poter essere adeguate alla elevata qualità richiesta da un sistema digitale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Fluoroscopia.