«Quella brigata di disperati vagabondi figli di sarti, di barbieri, di calzolai e di contadini che passarono in quei vent'anni nello studio dello Squarcione a studiare Donatello.»
Francesco Squarcione (Padova, 1397 – 1468) è stato un pittore e collezionista d'arte italiano. Fu maestro, tra gli altri, di Andrea Mantegna.
Le sue composizioni, secondo André Chastel, caratterizzate dalla «volontà di incorniciare le figure entro nicchie, archi, edicole pesanti, abbondantemente sagomate e intagliate a festoni di frutta e a fiori vistosi; [dalla...] preferenza incessante per le forme taglienti e spezzate, per le pietre, per i coralli, per i metalli ritagliati [e da] una certa propensione al patetico, ai volti dolorosi e ai gesti violenti», saranno gli elementi costanti del suo stile, definito sempre dallo storico Chastel come un «espressionismo nutrito di archeologia».