Franco Bitossi (Carmignano, 1º settembre 1940) è un ex ciclista su strada e ciclocrossista italiano.
Professionista dal 1961 al 1978, vinse ventuno tappe al Giro d'Italia e quattro al Tour de France; nel suo palmarès figurano anche due edizioni del Giro di Lombardia, tre titoli nazionali su strada e due nel ciclocross, la medaglia d'argento ai campionati del mondo su strada 1972 e quella di bronzo nell'edizione 1977[1].
Ciclista completo, dotato di ottimo spunto veloce sia in pianura che in salita[1][2][3], era soprannominato "Cuore matto", nomignolo originato da improvvisi attacchi di tachicardia che spesso lo costringevano a fermarsi in corsa[1][3][4]. Ebbe tuttavia una carriera di alto livello, tanto nelle corse in linea quanto in quelle a tappe, conseguendo in totale 171 vittorie su strada[5].
- ^ a b c Mattia Losi, Franco Bitossi, un «cuore matto» grande come una casa, su st.ilsole24ore.com, 13 maggio 2014. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2019).
- ^ Una carriera da rileggere come un libro di avventure (PDF), in L'Unità, 27 dicembre 1994. URL consultato l'8 giugno 2020.
- ^ a b Bitossi, un matto di cuore (PDF), in L'Unità, 27 dicembre 1994. URL consultato l'8 giugno 2020.
- ^ Gianni Brera, L'Anticavallo. Sulle strade del Tour e del Giro, Milano, Baldini & Castoldi, 1997, p. 146, ISBN 978-88-8089-142-0.
- ^ Secondo alcune fonti 171, come in Franco Bitossi, Cuore Matto E quell'epica non vittoria, su espresso.repubblica.it. URL consultato l'8 giugno 2020. e FRANCO BITOSSI, CUORE MATTO AI TEMPI DEL COVID-19. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).. Secondo altre 144, come in Bitossi, un matto di cuore (PDF), in L'Unità, 27 dicembre 1994. URL consultato l'8 giugno 2020.. Secondo altre 145 o, come riportò lo stesso Bitossi nel 1978, 147, come in Nonostante i difetti un record invidiabile: 147 (non 145) vittor (PDF), in L'Unità, 9 ottobre 1978. URL consultato l'8 giugno 2020..