Il fumetto alternativo (alternative comics), definito anche fumetto indipendente, è una corrente e una denominazione per alcune serie di fumetti, diffusasi negli Stati Uniti a partire dagli anni ottanta e, in Europa, dai primi anni novanta. Le serie comprendevano una vasta gamma di generi, stili artistici e soggetti e molte opere sono state etichettate anche come fumetti post-underground, indie, d'autore o new wave.[1][2][3]
Gli alternative comics erano spesso autoprodotti dagli artisti stessi, che non dovevano quindi essere soggetti a rigide linee guida, pressioni, vincoli o censure, come poteva accadere invece a chi lavorava per i grandi editori come Marvel o DC Comics. In America questa corrente faceva seguito al movimento dei fumetti underground, attivo fra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, promosso da gruppo di artisti che fondarono la rivista Zap Comix[4] e portavano avanti l'idea che gli artisti avessero il diritto di sperimentare ed esprimersi liberamente. I fumetti indipendenti rappresentarono così un'alternativa ai classici fumetti dei supereroi che, in passato, dominavano l'industria dei fumetti americani.