Con il termine fumetto underground, a cui ci si riferisce anche con il termine inglese Underground comix, si intende un genere di fumetto perlopiù pubblicato da piccoli editori o autoprodotto, che tratta spesso tematiche sociali ed utilizza la satira, con un linguaggio non consueto al fumetto mainstream e l'utilizzo di espliciti riferimenti all'uso di droghe, alla sessualità ed alla violenza, tanto da incorrere non di rado nella censura. Questo genere di fumetti divenne popolare negli Stati Uniti sul finire degli anni '60 ed in Europa negli anni '70.
Robert Crumb, Gilbert Shelton, Barbara "Willy" Mendes, Trina Robbins e numerosi altri disegnatori di fumetti hanno creato titoli underground popolari tra i lettori della scena della controcultura. Il Punk aveva i suoi artisti comici come Gary Panter. Molto tempo dopo il loro periodo di massimo splendore, il fumetto underground divenne famoso con film e programmi televisivi influenzati dal movimento e con i fumetti tradizionali, ma la loro eredità è più evidente nel fumetto alternativo.
In Italia il fumetto underground degli anni '70 si coagulò attorno a riviste come Puzz di Max Capa, Insekten Sekte di Matteo Guarnaccia, Falloǃ di Angelo Quattrocchi, Nuvola Rossa di Jacopo Fo, Nuvola Bianca di Stefano Trentini ad Argenta di Ferrara, e ancora Cannibale di Stefano Tamburini[1].