Galbiate

Galbiate
comune
Galbiate – Stemma
Galbiate – Bandiera
Galbiate – Veduta
Galbiate – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoPiergiovanni Montanelli (lista civica)
Territorio
Coordinate45°48′N 9°23′E
Altitudine371 m s.l.m.
Superficie15,64 km²
Abitanti8 404[2] (31-10-2023)
Densità537,34 ab./km²
FrazioniBartesate, Ponte Azzone Visconti, Sala al Barro, Villa Vergano[1]
Comuni confinantiAnnone di Brianza, Civate, Colle Brianza, Ello, Garlate, Lecco, Malgrate, Oggiono, Olginate, Pescate, Valgreghentino, Valmadrera
Altre informazioni
Cod. postale23851
Prefisso0341
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097036
Cod. catastaleD865
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 596 GG[4]
Nome abitantigalbiatesi
Patronosan Giovanni Evangelista
Giorno festivo27 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Galbiate
Galbiate
Galbiate – Mappa
Galbiate – Mappa
Posizione del comune di Galbiate nella provincia di Lecco
Sito istituzionale

Galbiate (Galbiàa in dialetto brianzolo) è un comune italiano di 8 404 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia, capoluogo della Comunità montana Lario Orientale - Valle San Martino, sede del Parco naturale del Monte Barro e parte dei siti cluniacensi[5].

La località capoluogo si trova sulla sella che collega il monte Barro con il colle di Brianza, in una posizione sovrastante il lago di Annone, il lago di Garlate e gli altri comuni limitrofi. È uno dei comuni più a nord della Brianza.

  1. ^ Comune di Galbiate - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Sito cluniacense, su sitesclunisiens.org. URL consultato il 26 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2014).