Giulia Livia, conosciuta anche come Giulia Livilla (in latino Iulia Livia; nelle epigrafi: IVLIA•DRVSI•CAESARIS•FILIA[2]; 4 – 43), è stata una nobildonna romana, appartenente alla dinastia giulio-claudia.
- ^ Ci sono numerose indicazioni sul fatto che Seiano fosse entrato a far parte della casa imperiale sposandone un membro. Infatti Marco Terenzio definisce Seiano nel suo discorso riportato da Tacito (VI, 8) Claudiae et Iuliae domus partem, quas adfinitate occu paverat. Il nome di Giulia Livia come promessa in sposa a Seiano appare in Cassio Dione, LVIII, 3.9, ma questo potrebbe essere semplicemente un refuso. Secondo Jane Bellamore e altri studiosi, sarebbe stata Claudia Livilla la seconda moglie di Seiano. Infatti, nei Fasti ostienses, viene riportato che la moglie di Seiano si suicidò otto giorni dopo il marito. Considerato che Giulia Livia visse per altri dodici anni dopo la morte di Seiano e che Livilla era già stata amante del prefetto a lungo, è del tutto possibile che Seiano si fosse sposato con la seconda piuttosto che con la prima. Che la persona riportata sui Fasti sia Apicata, è poco probabile, dato che questa nel 31 non era più la moglie del prefetto, e comunque secondo Dione Apicata si tolse la vita solo dopo aver visto i corpi dei figli (Cassio Dione, LVIII, 11.6) la morte dei quali, come ci riportano gli stessi Fasti, avvenne a novembre/dicembre.
- ^ Groag, Stein, Petersen 1933, I 636.