Giuseppe Meazza | |||||||||||||||||||||||||
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Meazza all'Ambrosiana-Inter nel 1935 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 170 e 169 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 73 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante, centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1947 - giocatore 1957 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
«Averlo in squadra significava partire dall'1-0.»
Giuseppe Meazza, detto Peppino o, in dialetto milanese, Peppìn (Milano, 23 agosto 1910 – Lissone, 21 agosto 1979), è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante o centrocampista.
Considerato da alcuni esperti il più grande calciatore italiano di tutti i tempi[1][2] nonché tra i migliori in assoluto,[2][3][4] occupa la 37ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[5] e la 21ª posizione nell'omonima lista stilata dall'IFFHS.[6] Ha legato la sua carriera all'Inter, dove ha giocato per un totale di 14 stagioni, divenendone il miglior marcatore di tutti i tempi e conquistando in nerazzurro 3 titoli di campione d'Italia e una Coppa Italia, oltre a laurearsi per 3 volte capocannoniere sia del campionato italiano sia della Coppa dell'Europa Centrale. Con la nazionale italiana fu campione del mondo nel 1934 e nel 1938, rimanendo tuttora il secondo miglior marcatore della rappresentativa azzurra, dietro al solo Gigi Riva.
Ritiratosi dal calcio giocato, divenne giornalista e allenatore. Alcuni mesi dopo la sua morte, il 2 marzo 1980 gli venne intitolato lo stadio San Siro di Milano.[7]