Governo Dini | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Lamberto Dini (Indipendente, dal 28/02/1996 Rinnovamento Italiano) |
Coalizione | Appoggio esterno: PDS, PPI, LN, FL, SI, FdV, La Rete, Segni, AD |
Legislatura | XII Legislatura |
Giuramento | 17 gennaio 1995 |
Dimissioni | 11 gennaio 1996 |
Governo successivo | Prodi I 18 maggio 1996 |
Il governo Dini è stato il cinquantaduesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo e ultimo della XII legislatura.
Il governo rimase in carica dal 17 gennaio 1995[1][2][3][4] al 18 maggio 1996[5], per un totale di 487 giorni, ovvero 1 anno, 4 mesi e 1 giorno.
Fu il primo caso di "governo tecnico" della storia repubblicana, cioè interamente composto di personalità scelte al di fuori della politica attiva[6], nonché il secondo ad essere presieduto da un non parlamentare.
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 25 gennaio 1995 con 302 voti favorevoli, 39 contrari e 270 astenuti[7].
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 1º febbraio 1995 con 191 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti[8].
Diede le dimissioni il 30 dicembre 1995, ma il Presidente della Repubblica non le accettò invitando il Presidente del Consiglio a presentarsi in Parlamento[9]. Sentito il dibattito alla Camera, Dini confermò le sue dimissioni l'11 gennaio 1996[10][11].