Governo Netanyahu VI | |
---|---|
Stato | Israele |
Capo del governo | Benjamin Netanyahu (Likud) |
Coalizione | Likud Ebraismo della Torah Unito Shas Partito Sionista Religioso Otzma Yehudit Noam Partecipazione aggiunta per il periodo bellico: |
Giuramento | 29 dicembre 2022[2] |
Il governo Netanyahu VI è il 37º ed attuale governo d'Israele, il sesto sotto la guida di Benjamin Netanyahu.
Definito da molti, a livello politico, come “l’esecutivo più a destra della storia del paese”[3], esso è nato come regolare governo civile di coalizione dopo le elezioni del novembre 2022, sebbene sia successivamente mutato, in seguito allo scoppio nell'ottobre del 2023 di un pesante conflitto armato contro Hamas presso la Striscia di Gaza (poi allargatosi successivamente anche ad una generale guerra per procura contro Hezbollah, Huthi ed Iran), in un governo di guerra, al fine di gestire al meglio la grave situazione in condizioni sopraelevate dalla partigianeria politica, fino a tornare, nel 2024, un governo civile con deroghe e prerogative esecutive di emergenza all’ordinaria gestione degli affari riguardanti la tematica bellica.
Composto da 32 ministri (nella sua formazione iniziale), è stato ab origine sostenuto da una coalizione formata da Likud, Ebraismo della Torah Unito, Shas, Partito Sionista Religioso, Otzma Yehudit e Noam, cui si è aggiunto, fino al 2024 e nel contesto bellico, il Partito di Unità Nazionale (compresa la sua fazione Nuova Speranza, rientrata successivamente come partito autonomo dopo essere inizialmente uscita), portando il governo ad un totale massimo di 38 ministri, di cui 6 nominati in stato d'assedio.