Granducato di Toscana | |
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Motto: Sotto una Fede et Legge un Signor solo | |
Il Granducato nel 1815 | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Granducato di Toscana e Ducati di Firenze e Siena |
Nome ufficiale | Magnus Ducatus Tusciæ (o Etruriæ), Granducato di Toscana |
Lingue ufficiali | italiano |
Lingue parlate | Toscano, Italiano |
Inno | La Leopolda |
Capitale | Firenze (141 934 ab. / 1860) |
Altre capitali | Siena per lo Stato Nuovo di Siena |
Dipendente da | Sacro Romano Impero (1569-1801) |
Dipendenze | marchesato di Groppoli, marchesato di Santa Sofia di Marecchia, feudi imperiali in accomandigia |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia |
Granduca | Granduchi di Toscana |
Organi deliberativi | Senato e Consiglio dei Dugento |
Nascita | 1569 con Cosimo I de' Medici |
Causa | Concessione del titolo di Granduca di Toscana al Duca di Firenze Cosimo I de' Medici |
Fine | 29 aprile 1859 (de facto), 15 marzo 1860 (de iure) con Ferdinando IV di Toscana |
Causa | annessione plebiscitaria al Regno di Sardegna del 1860 |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Italia centrale |
Territorio originale | Toscana del Nord (Fiorentino e Pisano) e Stato Nuovo di Siena |
Massima estensione | ca. 21050 km² nel 1815 dopo l'annessione del Principato di Piombino e dello Stato dei Presidi (Congresso di Vienna); 22071,58 km² dopo l'annessione di Lucca, e le revisioni territoriali in Lunigiana, Garfagnana e sulla riviera apuo-versiliese con Parma e Modena (Trattato di Firenze del 1844) nel 1848-1859 |
Popolazione | 1 815 243 ab. nel 1860[1] |
Economia | |
Valuta | Fiorino toscano, Lira toscana (sistema di calcolo duodecimale) |
Risorse | Ferro, Mercurio, Marmo, Alabastro, allume, grano, vini, olio, seta greggia |
Produzioni | Tessuti di lino, di cotone, di seta e di velluto, metalli lavorati, porcellana, maiolica, sapone, seta, manufatti di paglia (cesti e cappelli), intarsi di pietre dure, mobili, opere in ghisa, vetro |
Commerci con | Stati Italiani, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Levante, Crimea, America |
Esportazioni | Grano, vino, marmo, alabastro, ferro, olio, paglia, seta, tessuti, lana, cuoio, manufatti tessili e metallici |
Importazioni | derrate alimentari, prodotti coloniali |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Religioni minoritarie | 0,40% Ebrei 0,11% Altri (1860)[2] |
Classi sociali | nobili e patrizi, clero, borghesi e commercianti, artigiani, mezzadri e contadini. |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Ducato di Firenze (dal 1532 al 1569) Stato Nuovo di Siena (dal 1559 al 1766) Regno d'Etruria (dal 1807 al 1814) Ducato di Lucca |
Succeduto da | Regno di Etruria (dal 1801 al 1807) Province Unite del Centro Italia |
Ora parte di | Italia |
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con una bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della Repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia.
Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria, salvo quindi annetterla direttamente alla Francia in seguito alla stipula del trattato di Fontainebleau del 27 ottobre 1807.[3] Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814 e il Congresso di Vienna, il Granducato tornò agli Asburgo di Toscana. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del Regno di Sardegna col nome di "Province Unite del Centro Italia". La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un plebiscito popolare che sfiorò il 95% dei sì. La consultazione, la prima a suffragio universale maschile, fu a voto palese.