Guerra d'indipendenza americana

Disambiguazione – Se stai cercando la rivoluzione avvenuta in concomitanza agli eventi della guerra civile americana, vedi Rivoluzione americana.
Guerra d'indipendenza americana
Emanuel Leutze, Washington attraversa il fiume Delaware, 1851, olio su tela
Data19 aprile 17753 settembre 1783
LuogoStati Uniti d'America, Canada, Caraibi, Oceano Atlantico, Oceano Indiano
Casus belliBoston Tea Party del 1773 e scontri di Lexington e Concord del 1775
EsitoVittoria delle tredici colonie nordamericane, della Francia, della Spagna e delle Province Unite
Modifiche territorialiIndipendenza delle tredici colonie nordamericane e formazione degli Stati Uniti d'America
Schieramenti
Comandanti
Comandante in capo:
George Washington

altri comandanti:
Nathanael Greene
Benedict Arnold (passato al nemico nel 1780)
Charles Lee
Alexander Hamilton
Benjamin Lincoln
Daniel Morgan
Henry Knox
Israel Putnam
John Sullivan
John Paul Jones
George Rogers Clark
Artemas Ward
Edward Hand
John Stark
John Cadwalader
William Alexander
Arthur St. Clair
Anthony Wayne
Philemon Dickinson
Charles Scott
Paul Revere
Horatio Gates
Ethan Allen
Marchese de La Fayette
Jean-Baptiste de Rochambeau
Joseph de Grasse

Charles Henri d'Estaing
Matthias Alexis Roche de Fermoy

Bernardo de Gálvez
Polonia (bandiera) Tadeusz Kościuszko
Friedrich von Steuben
Comandante in capo:
Thomas Gage
William Howe
Henry Clinton
Guy Carleton

altri comandanti:
Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis
John Burgoyne
Banastre Tarleton
Benedict Arnold
(dal 1780)
George Rodney
Richard Howe
Simon Fraser di Balnain
John Campbell di Strachur
Hugh Percy
Francis Smith
John Pitcairn

Wilhelm von Knyphausen
Karl Emil von Donop
Friedrich von Lossberg
Johann Rall
Friedrich Adolf Riedesel
Joseph Brant
Effettivi
FORZE TOTALI:
273 000 uomini
120-150 navi, di cui
Tredici colonie:
20 000 regolari
230 000 miliziani
30-40 navi
Regno di Francia:
15 000 regolari
64 vascelli e 50 fregate[1]
Regno di Spagna:
8.000 regolari
35 vascelli e 15 fregate[1]
Repubblica delle Sette Province Unite:
38 vascelli e 14 fregate
FORZE TOTALI:
fino a circa 150 000 uomini impiegati su tutti i teatri di guerra[2]
70 vascelli e 60 fregate[3]
Gran Bretagna:
circa 30 000 regolari impiegati in media nel periodo 1775-1783 in America; circa 8.000 regolari impiegati in media nel periodo 1778-1783 negli altri teatri di guerra[4]
Lealisti:
55 000 miliziani
Assia-Kassel:
17 000 regolari[2]
Brunswick-Lüneburg:
5.700 regolari[2]
Irochesi:
5.000 guerrieri
Perdite
22.500 uccisi
63.000 morti per malattia
6.000 civili uccisi
15.000 uccisi
27.000 morti per malattia
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La guerra d'indipendenza americana, nota negli Stati Uniti principalmente come guerra rivoluzionaria americana (in inglese: American War of Independence o American Revolutionary War) e in Francia, raramente, come guerra d'America (in francese: guerre d'Amérique), fu il conflitto che, tra il 19 aprile 1775 e il 3 settembre 1783, oppose le Tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna.

A partire dal 1778 la guerra, iniziata come ribellione indipendentista locale, si trasformò in un conflitto globale tra le grandi potenze europee per il predominio sui mari e nei territori coloniali. La Francia entrò in guerra a fianco degli americani e, in alleanza anche con la Spagna e le Province Unite, cercò di sfidare il predominio britannico e di ottenere la rivincita dopo la sconfitta nella guerra dei sette anni. La Gran Bretagna invece poté rafforzare il suo corpo di spedizione in America reclutando numerosi contingenti di truppe mercenarie tedesche, i cosiddetti Assiani, forniti, dietro compenso in denaro, dall'Assia-Kassel, dall'Elettorato di Hannover e da altri piccoli stati tedeschi.

Dopo alterne vicende, la sconfitta britannica a Yorktown contro le forze franco-americane guidate dal generale George Washington e dal generale Jean-Baptiste de Rochambeau, segnò una svolta decisiva della guerra. Il trattato di Parigi, firmato nel 1783, pose ufficialmente fine al conflitto, già concluso di fatto tra il 1781 e il 1782. Con la pace, gli Stati Uniti furono riconosciuti dal Regno di Gran Bretagna, che dovette cedere alla Francia il Senegal, Saint Lucia e Tobago[5], alla Spagna la Florida e Minorca e alle Province Unite le sue colonie asiatiche. La Francia tuttavia, nonostante alcuni successi, non riuscì a strappare alla Gran Bretagna il dominio dei mari e la corona britannica mantenne il possesso delle Antille e del Canada, mentre buona parte dell'India[5] rimaneva sotto il controllo della Compagnia britannica delle Indie orientali.

  1. ^ a b I. Montanelli-M. Cervi, Due secoli di guerre, vol. I, p. 83.
  2. ^ a b c H. J. Lowell, The Hessians and the other German auxiliaries of Great Britain in the Revolutionary War, p. 299.
  3. ^ I. Montanelli-M. Cervi, Due secoli di guerre, vol. I, p. 82.
  4. ^ Macksey, 1993, pp. 524-525.
  5. ^ a b G. Lefebvre, La Rivoluzione francese, p. 28.