Guerra d'indipendenza irlandese

Guerra d'indipendenza irlandese
parte del periodo rivoluzionario irlandese
Monumento commemorativo a Dublino
Data1919–1921
LuogoIrlanda
Casus belliDichiarazione unilaterale d'indipendenza dell'Irlanda
EsitoTrattato anglo-irlandese
Modifiche territoriali
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
  • 100000 arruolati
  • 15000 impiegati
  • Max 3000 simultanei
  • ~20000 British Army
  • 9700 RIC
  • 7000 Black and Tans
  • 1400 Aux. Division
  • 4000 USC
  • Perdite
    ~491[1]936, compresi:
    • 523 RIC & USC
    • 413 British Army[1]
    • 900 civili ca.[1]
    • Morti totali: 2.300 ca.
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    La guerra d'indipendenza irlandese (in inglese Irish War of Independence; in irlandese Cogadh na Saoirse) o guerra anglo-irlandese fu il conflitto condotto per due anni e mezzo dalle forze indipendentiste irlandesi contro il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dopo la fine della prima guerra mondiale, dal gennaio 1919 all'11 luglio 1921.

    Il conflitto si risolse con la stipula del trattato anglo-irlandese il 6 dicembre 1921 a seguito del quale, un anno dopo, venne istituito lo Stato Libero d'Irlanda[2], eretto come dominion indipendente dell'impero su 26 delle 32 contee dell'isola; le 6 contee della provincia dell'Ulster a maggioranza protestante, invece, rimasero sotto la sovranità del Regno Unito e divennero note come Irlanda del Nord.

    La successiva Repubblica d'Irlanda, nata nel secondo dopoguerra, riprende la stessa composizione territoriale dello Stato Libero, ma non ha più alcun legame, neppure formale, con il Regno Unito.

    L'esercito repubblicano irlandese che combatté il conflitto è accreditato del nome di Old Irish Republican Army per evitare di confonderlo con altre organizzazioni paramilitari terroristiche che in seguito ne ripresero il nome.

    1. ^ a b c Eunan O'Halpin & Daithí Ó Corráin. The Dead of the Irish Revolution. Yale University Press, 2020. p.544
    2. ^ The Birth of Free Ireland, in The Manchester Guardian, 6 dicembre 1922, p. 10.