La guerra guglielmita è stato un conflitto combattuto fra il re cattolico Giacomo II d'Inghilterra ed il protestante Guglielmo III d'Inghilterra: quest'ultimo, volendo essere il re di Inghilterra, Scozia ed Irlanda, depose Giacomo II dopo averne sposato la figlia Maria II d'Inghilterra nel 1677.
Giacomo, supportato dagli irlandesi, tradizionalmente cattolici, sperò di poter usare l'Irlanda come base per il ripristino dei propri Tre Regni. Giacomo ricevette l'appoggio militare della Francia e questo causò l'ampliamento del conflitto ad un livello internazionale prendendo il nome di Guerra della Grande Alleanza. Anche alcuni protestanti che servivano per la Chiesa d'Irlanda si posero al fianco di Giacomo[2].
La maggior opposizione Giacomo la ricevette dai protestanti irlandesi che vivevano per lo più nel nord del paese, Guglielmo III attraccò, quindi, lì portando con sé truppe scozzesi, olandesi, danesi e di altre nazioni ancora. Giacomo abbandonò l'Irlanda dopo la disastrosa sconfitta subita nella Battaglia del Boyne ed i giacobiti furono definitivamente annientati l'anno dopo, nel 1691, nella Battaglia di Aughrim del 22 luglio.
Al di là della mera sconfitta dei sostenitori del Giacobitismo, il crollo della fazione cattolica confermò il dominio dei protestanti per almeno un altro secolo. Nell'immaginario popolare degli Unionisti nel nord dell'Irlanda, l'assedio di Derry e la conseguente battaglia del Boyne vengono ricordati ancora oggi.
^Chandler, David G. Marlborough as Military Commander. Spellmount Ltd, (2003)
^Harris, Tim Revolution:The Great Crisis of the British Monarchy 1685-1720 Allen Lane (2006)