Guerra ispano-americana

Guerra ispano-americana
parte Rivoluzione delle Filippine, Guerra d'indipendenza cubana, Guerre della banana
Affondamento della USS Maine, 1898
Data21 aprile[1] - 13 agosto 1898
LuogoCaraibi e Oceano Pacifico
Casus belliRibellioni anti-colonialiste e affondamento della nave statunitense USS Maine
Esitovittoria statunitense;
firma del trattato di Parigi
Modifiche territorialiCuba ottiene l'indipendenza ma sotto controllo statunitense, la Spagna cedette le Filippine, Guam e Porto Rico agli Stati Uniti per la somma di $20 milioni.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Repubblica Cubana:
30.000 truppe irregolari

Stati Uniti:

275.000 soldati e volontari[2]
(Spagna)
208.812 – 278.447 tra regolari e milizia[senza fonte],
(Lealisti cubani)
10.005[senza fonte] tra regolari e milizia,
(Lealisti filippini)
51.331[senza fonte] tra regolari e milizia
Perdite
Cuba:
10.665 morti

Stati Uniti:

2.108 morti,
1.645 feriti
Marina spagnola:
560 morti,
300–400 feriti

Esercito spagnolo:

6.700 prigionieri, 13.000 feriti
10.000 morti per combattimento[3]
50.000 morti per malattie[3]
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra ispano-americana fu combattuta nel 1898 tra gli Stati Uniti e la Spagna in merito alla questione cubana. Secondo alcuni studiosi il conflitto segnò la nascita dell'imperialismo statunitense.[4]

  1. ^ Gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra alla Spagna il 25 aprile, ma hanno retrodatato l'inizio della guerra al 21 aprile.
  2. ^ R. W. Stewart indica questa cifra a p. 341, cioè 59.000 regolari e 216.000 volontari, Bonamico invece indica circa 150.000 uomini, di cui 30.000 regolari, vedi D. Bonamico, p. 669.
  3. ^ a b (EN) Francisco J. Romero Salvadó, Arriba España Twentieth-Century Spain Politics and Society in Spain, 1898-1998, MacMillan Distribution Ltd., 1999, p. 19, ISBN 0-333-71694-9.
  4. ^ IMPERIALISMO | imperialismo, in Dizionario di Storiografia (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2008).
    «Nel dibattito storiografico sull'argomento, avviatosi negli Stati uniti nel primo dopoguerra, il termine imperialismo è generalmente riferito alla fase di interventismo statunitense negli anni di passaggio dal XIX al XX secolo, mentre per la seconda metà del Novecento è per lo più utilizzato il concetto di egemonia americana. Le prime ricostruzioni furono fortemente negative e condannarono la guerra ispano-americana e in particolare la conquista delle Filippine come estranea ai valori democratici della nazione (C.A. Bird, The Idea of National Interest, 1934) o quantomeno come gesto di inutile e sbagliata aggressività (S.F. Bemis, Diplomatic History of the United States, 1936 e J.W. Pratt, Expansionists of 1898, 1936).»