Guerra meteorologica parte del teatro dell'Artico della seconda guerra mondiale | |
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I militari tedeschi in servizio alla stazione meteorologica Edelweiss II in Groenlandia sono catturati dai soldati statunitensi il 4 ottobre 1944 | |
Data | 1940 - 1945 |
Luogo | Mar Glaciale Artico e coste di Groenlandia e Isole Svalbard |
Esito | Vittoria finale degli Alleati |
Schieramenti | |
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Con guerra meteorologica si intende l'insieme delle operazioni aeree e navali su piccola scala portate avanti, tra il 1940 e il 1945, dalle forze armate della Germania nazista e dagli Alleati (principalmente Regno Unito e Stati Uniti d'America) nel teatro del Mar Glaciale Artico, durante i più vasti eventi della seconda guerra mondiale.
Scopo di queste operazioni militari era quello di effettuare rilevazioni meteorologiche nella regione dell'Artide, zona da cui era possibile ottenere dati per stilare corrette previsioni meteo per l'Europa centro-settentrionale e l'Atlantico del nord, un aspetto molto importante nella pianificazione delle operazioni belliche su questi teatri di guerra; conseguentemente, entrambi i contendenti inviarono nella zona aerei a lunga autonomia, navi meteorologiche e sommergibili appositamente attrezzati per effettuare le rilevazioni meteorologiche, tentando anche di ostacolare le analoghe iniziative portate avanti dall'avversario.
I tedeschi cercarono anche a più riprese di stabilire stazioni meteorologiche terrestri sulle coste della Groenlandia, delle Svalbard e altre isole della regione, scontrandosi con i reparti anglo-statunitensi che le presidiavano; questo genere di operazioni proseguì fino alla conclusione delle ostilità e anche oltre: la stazione meteo tedesca Haudegen insediata nelle Svalbard si arrese solo il 9 settembre 1945, quattro mesi dopo la capitolazione della Germania.