Influenza spagnola

Influenza spagnola
epidemia
PatologiaInfluenzavirus A sottotipo H1N1
Periodogennaio 1918 -
dicembre 1920
Dati statistici globali[1]
Numero di casi500 000 000
Numero di mortidai 20 ai 100 milioni
Immagine al microscopio elettronico del virus dell'influenza A sottotipo H1N1 (ricreato in laboratorio[2])
29 maggio 1919, Massachusetts. Come in tutti i paesi, anche qui, in seguito al riempirsi degli ospedali, si fecero costruire ospedali da campo per sopperire alle esigenze dei malati

L'influenza spagnola, conosciuta anche come la spagnola o la grande influenza, fu una pandemia influenzale di natura virale e insolitamente mortale, che fra il 1918 e il 1920 uccise dalle decine al centinaio di milioni di persone nel mondo.

All'influenza fu dato il nome di "spagnola" poiché la sua esistenza fu riportata dapprima soltanto dai giornali spagnoli: la Spagna non era coinvolta nella prima guerra mondiale e la sua stampa non era soggetta alla censura di guerra; mentre nei paesi belligeranti la rapida diffusione della malattia fu nascosta dai mezzi d'informazione, che tendevano a parlarne come di un'epidemia circoscritta alla Spagna (dove venne colpito anche il re Alfonso XIII).[3] È conosciuta con questo nome (gripe española) anche in lingua spagnola. I dati storici ed epidemiologici sono inadeguati per identificare la vera origine geografica della pandemia[4].

Fu la prima delle pandemie del XX secolo che coinvolgono il virus dell'influenza H1N1.[5] Arrivò a infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo,[4] inclusi alcuni abitanti di remote isole dell'Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50 milioni di persone su una popolazione mondiale di circa 2 miliardi.[6] La mortalità totale le valse la definizione di più grave forma di pandemia della storia dell'umanità. Ha infatti causato più vittime della terribile peste nera del XIV secolo[7][8][9][10], che pur avendo un tasso di mortalità più alto (≈ 30%) si riferiva a una popolazione mondiale che nel XIV secolo era nettamente inferiore rispetto a quella degli inizi del XX secolo.

La malattia ridusse notevolmente l'aspettativa di vita dell'inizio del XX secolo che, nel primo anno dal diffondersi della pandemia, risultava diminuita di circa 12 anni.[11][12][13] La maggior parte delle epidemie influenzali uccide quasi esclusivamente pazienti anziani o già indeboliti; al contrario, la pandemia del 1918 stroncò prevalentemente giovani adulti precedentemente sani.[14]

Sono state formulate diverse possibili spiegazioni per l'alto tasso di mortalità di questa pandemia. Alcune ricerche suggeriscono che la variante specifica del virus avesse una natura insolitamente aggressiva. In aggiunta, ricercatori Italo-Americani dell'Harvard University hanno documentato un'estrema anomalia climatica che interessò l'Europa durante la pandemia e che causò condizioni ideali per la trasmissione e replicazione del virus, nonché aggravanti nella depressione del sistema immunitario di soldati e altre vittime esposte alle rigide temperature e pioggia incessante.[15] Un gruppo di ricercatori, recuperando il virus dai corpi delle vittime congelate, ha scoperto che la trasfezione negli animali (particolarmente vettori aviari immobilizzati dall'anomalia climatica) causava una rapida insufficienza respiratoria progressiva e la morte attraverso una tempesta di citochine (una reazione eccessiva del sistema immunitario dell'organismo). Si è quindi ritenuto che nei giovani adulti l'elevata mortalità fosse legata alle forti reazioni immunitarie; mentre la probabilità di sopravvivenza, in alcune aree, paradossalmente sarebbe stata più elevata in soggetti con sistema immunitario più debole, come bambini e anziani.

Una volta ritrovato e ricostruito il virus responsabile della Spagnola, è stato possibile studiarlo più approfonditamente, ma le proprietà che lo hanno reso così devastante non sono state ben comprese.[16]

Studi più recenti, basati principalmente su referti medici originali del periodo della pandemia,[17][18] hanno rilevato che l'infezione virale stessa non era molto più aggressiva di altre influenze precedenti, ma che le circostanze speciali (guerra, malnutrizione, campi medici e ospedali sovraffollati, scarsa igiene) contribuirono spesso anche a una conseguente superinfezione batterica nelle persone già duramente debilitate dal virus e che uccise la maggior parte degli ammalati, in genere dopo un periodo prolungato di degenza.[19][20] In sostanza, in Europa, il diffondersi della pandemia fu favorito dalla concomitanza degli eventi bellici relativi alla prima guerra mondiale. Nel 1918, il conflitto durava ormai da quattro anni ed era diventato una guerra di posizione: milioni di militari vivevano quindi ammassati in trincee sui vari fronti favorendo così la diffusione del virus. Alcuni studi ritengono che l'influenza spagnola abbia avuto un'implicazione nella comparsa, negli anni '20 del XX secolo, dell'encefalite letargica.[21]

  1. ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :24
  3. ^ (EN) Porras Gallo, M. Isabel (María Isabel), e Davis, Ryan A.,, The Spanish influenza pandemic of 1918-1919 : perspectives from the Iberian Peninsula and the Americas, ISBN 978-1-58046-864-0, OCLC 895660689. URL consultato il 26 marzo 2020.
  4. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :10
  5. ^ (FR) La Grippe Espagnole de 1918 (PPT), su pasteur.fr, Institut Pasteur (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  6. ^ (EN) Historical Estimates of World Population, su census.gov. URL consultato il 29 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  7. ^ (EN) C.W. Potter, A History of Influenza, in J Appl Microbiol., vol. 91, n. 4, ottobre 2006, pp. 572-579, DOI:10.1046/j.1365-2672.2001.01492.x, ISSN 1364-5072 (WC · ACNP), PMID 11576290.
  8. ^ (EN) K. D. Patterson e G. F. Pyle, The geography and mortality of the 1918 influenza pandemic, in Bulletin of the History of Medicine, vol. 65, n. 1, 1991, pp. 4-21. URL consultato il 26 marzo 2020 (archiviato il 28 marzo 2020).
  9. ^ (EN) The 1918 Influenza Pandemic, su virus.stanford.edu. URL consultato il 26 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :4
  11. ^ (EN) The Nation's Health, su flu.gov, U.S. Department of Health & Human Services. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2016).
  12. ^ Life Expectancy, su Our World in Data. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  13. ^ Life expectancy in the USA, 1900–98, su demog.berkeley.edu. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2003).
  14. ^ The Influenza Epidemic of 1918, su Archives.gov, National Archives and Records Administration. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato il 12 aprile 2016).
  15. ^ (EN) More AF, Loveluck CP, Clifford H, Korotkikh EV, Kurbatov AV, McCormick M, Mayewski PA, The Impact of a Six‐Year Climate Anomaly on the “Spanish Flu” Pandemic and WWI, in GeoHealth, vol. 4, n. 9, 2020, pp. e2020GH000277, DOI:10.1029/2020GH000277, PMC 7513628, PMID 33005839.
  16. ^ (EN) 1918 Pandemic (H1N1 virus) | Pandemic Influenza (Flu) | CDC, su cdc.gov, 22 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020 (archiviato il 27 marzo 2020).
  17. ^ W.G. MacCallum, Pathology of the pneumonia following influenza, in JAMA: The Journal of the American Medical Association, vol. 72, n. 10, 1919, pp. 720-723, DOI:10.1001/jama.1919.02610100028012.
  18. ^ Edwin F. Hirsch e Marion McKinney, An epidemic of pneumococcus broncho-pneumonia, in Journal of Infectious Diseases, vol. 24, n. 6, 1919, pp. 594-617, DOI:10.1093/infdis/24.6.594.
  19. ^ John F. Brundage e G. Dennis Shanks, What Really Happened during the 1918 Influenza Pandemic? The Importance of Bacterial Secondary Infections, in Journal of Infectious Diseases, vol. 196, n. 11, 2007, pp. 1717-1718, DOI:10.1086/522355.
  20. ^ (EN) David M Morens e Anthony S. Fauci, The 1918 influenza pandemic: insights for the 21st century, in Journal of Infectious Diseases, vol. 195, n. 7, 2007, pp. 1018-1028, DOI:10.1086/511989.
  21. ^ Susan Anderson, Analysis of Spanish flu cases in 1918–1920 suggests transfusions might help in bird flu pandemic, su eurekalert.org, American College of Physicians, 29 agosto 2006. URL consultato il 2 ottobre 2011 (archiviato il 25 novembre 2011).