Ipparco | |
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Titolo originale | Ἴππαρχος |
Altri titoli | L'avido di guadagni |
Autore | ignoto |
1ª ed. originale | IV secolo a.C. |
Genere | dialogo |
Sottogenere | filosofico |
Lingua originale | greco antico |
Personaggi | Socrate, un anonimo |
Serie | Dialoghi platonici, IV tetralogia |
L'Ipparco o l'avido di guadagno (in greco Ἴππαρχος ἢ φιλοκηρδής) è un breve dialogo inserito da Trasillo nella IV tetralogia di Platone, ma ritenuto non autentico già dai tempi di Aristofane di Bisanzio (II secolo a.C.).[1]
L'argomento, come indica il sottotitolo, è il guadagno: Socrate discute con un anonimo amico sull'avidità di guadagno, se essa sia un bene o un vizio; quindi, per spiegare meglio la propria posizione all'amico, gli narra la storia di Ipparco (figlio di Pisistrato) - da cui prende il titolo il dialogo.