Jujutsu

Jujutsu
Lottatori di jujutsu
InventatoXVI secolo ("accertata"), Giappone (bandiera) Giappone
Contatto
GenereMaschile e femminile
Indoor/outdoorIndoor
Campo di giocoTatami
Olimpicosi

Il jujutsu[1][2] (柔術?, jūjutsu), in Occidente chiamato jujitsu, è un'arte marziale giapponese il cui nome deriva da (o "jiu" secondo una traslitterazione più antica, che significa flessibile, adattabile) e jutsu (arte, tecnica, pratica).

Originariamente e alternativamente chiamato taijutsu (arte del corpo) oppure yawara (kun'yomi di ), il jujutsu è un'arte marziale a mani nude, originariamente praticata dai bushi (guerrieri) che se ne servivano per giungere all'annientamento fisico dei propri avversari, provocandone anche la morte.

Il jujutsu è un'arte di difesa personale che basa i suoi principi sulle radici del detto originale giapponese Hey yo shin kore do, ovvero "Il morbido vince il duro". In molte arti marziali, oltre all'equilibrio del corpo, conta molto anche la forza di cui si dispone: nel jujutsu la forza della quale si necessita proviene anche dal proprio avversario. Il principio di base, quindi, sta nell'applicare una determinata tecnica proprio nell'ultimo istante dell'attacco subìto in modo da usare la potenza dell'avversario contro di esso.

  1. ^ Jujutsu, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Marco Mancini, Orientalismi, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011. URL consultato il 19 gennaio 2018.