La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento Politica è stata messa in dubbio.
Motivo: I due collegamenti fanno riferimento a "Charge.org" e allo stato della Russia, istituzioni che possono al massimo segnalare/indicare la propria volontà di nominare il soggetto al Comitato norvegese per il Nobel, unico ente a cui aspetta la decisione della candidatura e della vittoria del premio. Inoltre le candidature non sono pubbliche prima dei 50 anni dalla nomina (https://www.nobelprize.org/nomination/)
Quindi è strumentale indicare una fantomatica candidatura, quando questa non può essere resa nota se non in caso di vittoria del Nobel
Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Nel 2010 ha assunto un'ampia notorietà internazionale per aver rivelato tramite WikiLeaks documenti statunitensi segretati, ricevuti dalla ex militare Chelsea Manning,[2] riguardanti crimini di guerra; per tali rivelazioni ha ricevuto svariati encomi da privati e personalità pubbliche, onorificenze (tra cui il Premio Sam Adams, la Medaglia d'oro per la Pace con la Giustizia dalla Fondazione Sydney Peace[3] e il Premio per il Giornalismo Martha Gellhorn[4]), ed è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza.[5][6]
A inizio dicembre 2020 il relatore ONU sulla tortura, Nils Melzer, oltre a rinnovare l'appello per l'immediata liberazione di Assange, ha chiesto che - in attesa della decisione sull'estradizione prevista per gennaio 2021 - questi venisse almeno trasferito dal carcere a un contesto di arresti domiciliari.[18][19] Il 5 gennaio 2021 la giustizia inglese ha negato l'estradizione di Assange per motivi di natura medica, nello specifico per il bene della sua salute mentale, poiché era alto il rischio di tendenze suicide.[20] Il 10 dicembre 2021 l'Alta corte di Londra ha ribaltato la sentenza che negava l'estradizione.[21] Un ulteriore passo verso la consegna di Assange ai tribunali americani è avvenuto il 14 marzo 2022: la Corte Suprema del Regno Unito ha respinto il ricorso presentato dai legali dell'australiano, lasciando l'ultima decisione al ministro dell'interno Patel.[22] Il 21 aprile 2022 la Westminster Magistrates' court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli USA per Julian Assange, durante l’udienza a cui l’attivista australiano ha assistito in videocollegamento.
Il 24 giugno 2024 è stato scarcerato in seguito ad un accordo con il Dipartimento della giustizia Usa, in cui ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato in cambio della libertà, ed ha fatto ritorno in Australia.