Kayqubād I | |
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Statua di Kayqubād I ad Alanya | |
Sultano di Rum | |
In carica | 1220 – 1237 |
Predecessore | Kaykāʾūs |
Successore | Kaykhusraw II |
Nome completo | ʿAlā al-Dīn Kayqubād bin Kaykāvūs |
Nascita | 1190 |
Morte | 1237 |
Sepoltura | Konya |
Luogo di sepoltura | Moschea di Alâeddin |
Dinastia | Selgiuchidi |
Padre | Kaykhusraw I |
Madre | Raziya Khatun, una figlia di Manuele Maurozome |
Consorti | Mahpari Hunat Khatūn ʿĀdila Ghāziya Khatūn Ismat al-dunya wa l-dīn |
Figli | Kaykhusraw II ʿIzz al-Dīn Rukn al-Dīn |
Religione | Islam sunnita |
'Alā al-Dīn Kayqubād ibn Kaykāʾūs, noto anche come Kayqubād I (in arabo علا الدين كيقباد بن كيكاوس?, ʿAlā al-Dīn Kayqubād b. Kaykāʾūs; turco I. Alâeddin Keykubad; 1190 – 1237), fu sultano del sultanato turco di Rum dal 1220 al 1237. Apparteneva alla dinastia selgiuchide.
Fu soprannominato "il Grande", in quanto il suo regno coincise l'apogeo del potere e dell'influenza selgiuchide in Anatolia, e lo stesso Kayqubād fu considerato il principe più illustre della dinastia. Nel periodo seguente all'invasione dei Mongoli a cavallo del XIII secolo, gli abitanti dell'Anatolia consideravano il suo regno come un'Età d'Oro, mentre i nuovi sovrani dei beilicati turchi d'Anatolia tentavano di giustificare la loro stessa autorità attraverso una qualsiasi forma di eredità di sangue nei suoi confronti.