King Ghidorah | |
---|---|
King Ghidorah nel film L'invasione degli astromostri (1965) | |
Universo | Godzilla |
Nome orig. | キングギドラ (Kingu Gidora) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Eiji Tsuburaya |
Editore | Toho |
1ª app. | 1964 |
1ª app. in | Ghidorah! Il mostro a tre teste |
Ultima app. in | Godzilla vs. Kong |
Interpretato da |
|
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | drago alieno/dorat mutato |
Luogo di nascita | Vari |
Data di nascita | Varie |
«– Racconta di un grande drago che cadde dalle stelle, un'idra che con una tempesta inghiottì insieme uomini e dèi.
– Cioè, intendi un alieno?
– Sì. Non fa parte del nostro ordine naturale. Il suo posto non è qui.»
King Ghidorah (キングギドラ?, Kingu Gidora, chiamato anche Ghidorra, Gidorà, Ghidoran e Gidra nei vari doppiaggi italiani) è un kaijū (mostro misterioso) della serie cinematografica di Godzilla che fece il suo esordio in Ghidorah! Il mostro a tre teste nel 1964.
Benché il suo design sia rimasto più o meno costante in tutte le sue apparizioni (un drago alato tricefalo di color oro con una coda biforcuta), le sue origini sono variate a seconda dei bisogni narrativi, essendo stato raffigurato come un demone extraterrestre,[1][2] una creatura geneticamente modificata del futuro,[3] e un antico guardiano del Giappone.[4] Il personaggio viene solitamente raffigurato come l'arcinemico di Godzilla e di Mothra,[1][2] ma è stato un alleato dell'ultimo in almeno un film.[4] Sebbene fosse spesso visto come un simbolo della minaccia posta dalla Cina, che all'epoca della creazione di Ghidorah aveva appena sviluppato le armi nucleari,[5] il regista Ishirō Honda negò il collegamento, dichiarando che il personaggio fosse semplicemente una versione moderna del drago Yamata no Orochi.[6]
Il personaggio è stato generalmente ben accolto, ed è considerato il nemico più famoso di Godzilla. WatchMojo assegnò a King Ghidorah il primo posto nella lista dei dieci miglior nemici di Godzilla,[7] e il sesto posto nell'elenco dei dieci miglior mostri giganti cinematografici,[8] mentre IGN mise il mostro in secondo posto sulla lista dei dieci miglior mostri del cinema giapponese.[9]