Il kriss o keris è un tipico coltello-pugnale malese, forse originario di Giava, con lama a biscia (ma talvolta diritta o appena ricurva), diffuso in tutto l'arcipelago indonesiano. Ha la lama doppia che può essere in mono acciaio o in damasco. La lavorazione di tutte le parti del coltello e del fodero è particolarmente curata, con infinite varianti. È lungo solitamente 60-70 cm.
Grazie alla punta ondulata è capace di infliggere ferite profonde e, se adeguatamente utilizzato, difficilmente rimarginabili. Infatti, quando la lama penetra all'interno del corpo, non produce un taglio netto, ma una lacerazione asimmetrica dei tessuti, per cui risulta difficile la medicazione anche tramite punti di sutura.[1]
Il kriss ha un altissimo contenuto simbolico per le popolazioni indonesiane. Secondo la tradizione esso, soprattutto se molto antico e di ottima fattura, contiene una propria "anima" (tuah).[2] Celebre era il Kris Si Naga, usato nel Brunei per confermare e incoronare i sultani e il cui solo possesso consentiva la richiesta di salire sul trono.
Nel 2008 è inserito tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità.[3]