La capanna dello zio Tom | |
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Titolo originale | Uncle Tom's Cabin |
Copertina del libro in prima edizione | |
Autore | Harriet Beecher Stowe |
1ª ed. originale | 1852 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Stati Uniti d'America, XIX secolo |
Protagonisti | Tom |
Coprotagonisti | Elisa |
Antagonisti | Simon Legree (principale)
I padroni di schiavi neri |
Altri personaggi | Evangeline[Eva], George,Arthur Shelby, Simon Legree,Ophelia |
La capanna dello zio Tom (titolo originale Uncle Tom's Cabin or Life Among the Lowly) è un romanzo abolizionista scritto dalla statunitense Harriet Beecher Stowe. Fu pubblicato nel 1852 in seguito alla promulgazione, nel 1850 della legge sugli schiavi fuggitivi, che decretava che gli schiavi fuggiti da Stati schiavisti in Stati liberi dovessero essere arrestati e poi restituiti ai proprietari nello Stato di origine. Ebbe un profondo effetto sugli atteggiamenti nei confronti degli afroamericani e della schiavitù negli Stati Uniti e rese più acuto il conflitto che condusse alla guerra civile americana, contribuendo fortemente al cambio culturale al quale il nord del Paese andò incontro riguardo alla nozione di libertà della persona e di forzosa servitù.[1][2] Gli ambienti della Sinistra americana (soprattutto liberal bianchi), tuttavia, solitamente per ignoranza e scarsa conoscenza del contenuto del libro, usano il suddetto libro e il nome dello stesso protagonista ("Uncle Tom" o "Zio Tom") per denigrare gli afroamericani non in linea con o in rifiuto dell'agenda politica e sociale di tali ambienti.[3][4][5][6][7][8][9]
Stowe, un'attiva abolizionista, focalizzò il romanzo sul personaggio di zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri, attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi. Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l'amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.
La capanna dello zio Tom è stato uno dei romanzi più venduti del XIX secolo e molti critici ritengono che esso possa aver alimentato la causa abolizionista negli anni 1850.[10] Solo negli Stati Uniti, nell'anno successivo alla sua pubblicazione ne furono vendute 300 000 copie. Il figlio dell'autrice scrisse che quando Abraham Lincoln incontrò l'autrice all'inizio della guerra civile, dichiarò: "Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra".[11]