La luce morente | |
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Titolo originale | Dying of the Light |
Altri titoli | In fondo il buio |
Autore | George R. R. Martin |
1ª ed. originale | 1977 |
1ª ed. italiana | 1979 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | fantascienza (space opera) |
Lingua originale | inglese |
La luce morente (Dying of the Light, 1977), è il primo romanzo di fantascienza scritto da George R. R. Martin. Inizialmente doveva essere intitolato After the Festival, ma il titolo fu cambiato in Dying of the Light prima della pubblicazione in brossura. In Italia è stato pubblicato inizialmente in due edizioni, con la stessa traduzione, da Armenia Editore (1979) e da Fanucci Editore (1994).[1] Nel 2012 ne è stata ristampata una nuova versione, con una nuova traduzione, per la casa editrice Gargoyle, sotto il titolo di In fondo il buio.[2]
Pur non trattandosi di una serie di romanzi, Martin dipinge in un unico libro, un immenso affresco dell'umanità, diffusa in diversi bracci della Via Lattea, con mondi complessi, ricchi di particolari e termini, che al termine del libro, sono indicizzati in un glossario. Come molte altre opere dell'autore, La luce morente è piena di melanconia (già dal titolo lo si intuisce), con personaggi tristi e insoddisfatti delle loro vite.
Negli Stati Uniti, oltre ad essere stato pubblicato come singolo, il libro è stato anche trasformato in un ciclo con il titolo After the Festival (Dopo la Festa) in Analog Science Fact/Science Fiction, da aprile a luglio del 1977. Il titolo si riferisce alla festa dei 14 mondi che precede la storia.
Nel libro si parla di una razza di esseri chiamati githyanki il cui nome verrà ripreso per una razza molto diversa nel famoso gioco di ruolo Dungeons & Dragons, a partire da Advanced Dungeons & Dragons.