Nell'antichità greco-romana, la latomia (pronuncia latomìa o, alla latina, latòmia) era una cava di pietra o di marmo usata per incarcerare schiavi, prigionieri di guerra o delinquenti in genere. Il termine deriva dal latino lātomĭae che a sua volta deriva dal greco latomíai composto da lâs, pietra, e tomíai da témnein, tagliare[1] e oggi, per estensione, può significare "carcere", specialmente se sotterraneo e tenebroso.