Lega di Prizren

I quattro vilayets ottomani chiaramente divisi (İşkodra, Yannina, Monastir e Kosovo come proposti dalla Lega di Prizren per una piena autonomia)
Mappa etnografica dei Balcani alla fine del XIX secolo

La Lega per la Difesa dei Diritti della Nazione Albanese comunemente conosciuta col nome di Lega di Prizren (in albanese Lidhja e Prizrenit) fu un'organizzazione politica albanese fondata il 10 giugno 1878 a Prizren, in Kosovo, allora villayet (provincia) dell'Impero ottomano.

I trattati di Santo Stefano e Berlino avevano entrambi assegnato aree popolate da maggioranza etnica albanese ad altri stati come Grecia, Montenegro e Serbia. L'incapacità della Sublime porta di proteggere gli interessi di una regione che era al 70% composta da musulmani costringeva i capi albanesi non solo ad organizzarne la difesa, ma anche a cercare di costruire un'amministrazione autonoma, come era stato nel caso della Serbia o dei principati danubiani che erano riusciti nei decenni precedenti ad ottenere l'indipendenza.[1] La Lega iniziò un programma di riforme gravitanti attorno a cinque punti essenziali:

  1. la difesa delle terre contese dalle mire espansionistiche di Serbia, Montenegro e Grecia;
  2. la creazione di un singolo vilayet nell'Impero che combinasse i vilayet del Cossovo, di Monastir, di Janina e di Scutari;
  3. servizio militare in Albania in tempo di pace;
  4. il permesso di fondare scuole nazionali per lo sviluppo dell'educazione in lingua albanese con alfabeto latino;
  5. controllo delle finanze provinciali.

Tra le figure prominenti del movimento citiamo Abdyl Frashëri, Sami Frashëri, Pashko Vasa, Ali Beg Shabanagaj, Ymer Prizreni, alcuni degli 80 tra delegati, capi tribù e uomini del clero.

La Lega doveva fronteggiare le pretese della Serbia (che reclamava il Kosovo) e del Montenegro (che reclamava Scutari); la Grecia, dal canto suo, pretendeva il ricco e importante vilayet di Gianina, oggi conosciuto col nome di Epiro. Anche se, alla fine, i tre stati summenzionati riuscirono ad annettersi le terre disputate a seguito del successo conseguito nella Prima guerra balcanica del 1912-1913, la Lega ebbe però il merito di risvegliare la coscienza nazionale albanese; oltre all'attività della Lega di Prizren, l'opera culturale dei suoi singoli partecipanti, come Sami Frashëri, contribuirono fortemente al Rinascimento Albanese. Questi, ad esempio, compose l'opera Besa Yahud Ahde Vefta, un'enciclopedia scritta in turco e dedicata alla storia generale del mondo intero, ma con specifici riferimenti all'Albania ed al contributo che gli albanesi avevano fornito all'Impero ottomano. Inoltre la distribuzione delle petizioni in città come Londra, Parigi e Berlino da parte della Lega destò l'interesse generale dell'Europa sugli albanesi nell'Impero ottomano, riconosciuti come ente attivo e determinato all'indipendenza dal gigante ottomano. La Lega venne sciolta nel 1881 e parzialmente riorganizzata in tempi successivi, ma senza il successo sperato.

  1. ^ Barbara Jelavich, History of the Balkans: Eighteenth and nineteenth centuries, Cambridge University, Cambridge University Press, 1999, pp. 361, ISBN 0-521-25249-0.