Una letteratura è una qualsiasi collezione di opere scritte; il termine, tuttavia, è normalmente utilizzato in modo più ristretto per riferirsi a opere scritte (o anche trasmesse oralmente) che siano state composte con una intenzionalità precisa e con una logica interna, e che possano essere ricondotte a una qualsiasi forma di arte, in particolare alle opere di prosa, poesia e teatro.
Le definizioni che del termine "letteratura" sono state date nel tempo, sensibili a diverse ideologie, visioni del mondo, sensibilità politiche o filosofiche, sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili[1]. Assai varia è anche la misura del "campo" della letteratura e incerta la definizione di ciò che letteratura non è, tanto che vi è stato chi ha affermato che letteratura è ciò che viene chiamato letteratura[2], chi ha trovato nell'impossibilità della definizione la sola definizione possibile[3], o chi, sottolineando "la polivalenza e ambiguità del fenomeno letterario"[4], sostiene tuttavia che "non tutto ciò che è scritto è letteratura, per diventarlo, un testo scritto dev'essere mosso da un'intenzionalità precisa e da una conseguente logica strutturante"[5].
Vi è tuttavia un certo consenso sul fatto che la letteratura di una nazione costituisca una "sintesi organica dell'anima e del pensiero d'un popolo"[6], ovvero uno specchio della rispettiva società in un tempo definito e che varia di opera in opera.