Lisimaco | |
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Testa di Lisimaco (Museo archeologico di Efeso, Selçuk) | |
Re di Macedonia | |
In carica | 288 a.C. – 281 a.C. |
Predecessore | Demetrio I Poliorcete |
Successore | Tolomeo Cerauno |
Re di Tracia | |
In carica | 323 a.C. - 281 a.C. (in opposizione a Seute III fino al 300 a.C.) |
Predecessore | Seute III |
Successore | la Tracia viene conquistata da Tolomeo II d'Egitto |
Nome completo | Λυσίμαχος |
Nascita | Pella ?, 361 a.C./355 a.C. |
Morte | Corupedio, 281 a.C. |
Casa reale | Lisimachidi |
Padre | Agatocle |
Consorte | Nicea, Amastri, Arsinoe II |
Figli | Agatocle, Euridice, Arsinoe I, Tolomeo di Telmesso, Lisimaco, Filippo, Alessandro |
Lisimaco (in greco antico: Λυσίμαχος?, Lysímachos; Pella?, 361/355 a.C. – Corupedio, 281 a.C.) è stato un generale e politico macedone antico. Fu uno dei diadochi di Alessandro Magno, satrapo e poi re di Tracia, dell'Asia minore e della Macedonia.
Partecipò alla spedizione in Asia al seguito di Alessandro Magno, del quale era guardia del corpo[1]. Alla morte del re (323 a.C.), dalla spartizione dell'impero macedone ottenne la satrapia di Tracia[2].
Nel 315 a.C. si alleò con Seleuco, Tolomeo e Cassandro contro Antigono in una guerra che durò fino al 311 a.C.[3] Sull'esempio degli altri diadochi, nel 306 a.C. si proclamò re, facendo di Lisimachia la sua capitale[4].
Rinnovata l'alleanza con Seleuco, vinse Antigono a Ipso nel 301 a.C., annettendo l'Asia minore ai suoi territori[5]. Nel 288 a.C., dopo aver sconfitto Demetrio con l'aiuto di Pirro, divenne re di Macedonia, giungendo all'apice della sua potenza[6][7].
Nel 284 a.C. fece uccidere il figlio Agatocle[8], con l'accusa di congiura nei suoi confronti e, nella guerra contro Seleuco che ne seguì, morì nella battaglia di Corupedio del 281 a.C.[8][9]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Plutarco-Dem46
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Plutarco-Pirro12