Lunar Reconnaissance Orbiter | |
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Emblema missione | |
Immagine del veicolo | |
Dati della missione | |
Operatore | NASA |
NSSDC ID | 2009-031A |
SCN | 35315 |
Destinazione | Luna |
Esito | La sonda è operativa e si prevede che continuerà ad esserlo fino al 2026 |
Vettore | Atlas V 401 |
Lancio | 18 giugno 2009 21:32 UTC |
Luogo lancio | Cape Canaveral Air Force Station Space Launch Complex 41 |
Proprietà del veicolo spaziale | |
Potenza | 1850 W |
Massa | 1846 kg |
Costruttore | Goddard Space Flight Center |
Strumentazione | CRaTER DLRE (emissioni termiche superficiali) LAMP (osservazioni in ultravioletto) LEND (rilevazione depositi di ghiaccio) LOLA (topografia) LROC (camere) Mini-RF (comunicazioni) |
Parametri orbitali | |
Orbita | orbita polare |
Eccentricità | 0.0094 |
Sito ufficiale | |
Il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) è un orbiter destinato allo studio della Luna,[1] il cui lancio è avvenuto dalla Air Force Station a Cape Canaveral, in Florida il 18 giugno 2009[2] attraverso un vettore Atlas V assieme al Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS), una sonda per l'individuazione di ghiaccio sulla Luna.[3]
È la prima missione ad implementare il piano Vision for Space Exploration e i suoi obiettivi primari saranno di esaminare le risorse lunari e identificare possibili siti di atterraggio per le successive missioni umane di esplorazione. L'esame preliminare della progettazione è stato completato nel febbraio 2006 e la revisione critica del progetto nel novembre dello stesso anno.[4] [5]
Il costo totale della missione è di 583 milioni di dollari, di cui 504 milioni di dollari riguardano la sonda LRO principale e 79 milioni per il satellite LCROSS.[6] La NASA ha previsto che la sonda ha abbastanza carburante per continuare le operazioni almeno fino al 2026. Uno degli obiettivi della NASA era anche quello di fotografare i siti di atterraggio di missioni spaziali del passato, in particolare i siti dov'erano atterrate le navicelle del programma Apollo.[7]