Mar di Marmara

Mar di Marmara
Vista satellitare del mar di Marmara.
Parte diMar Mediterraneo
StatoTurchia (bandiera) Turchia
RegioneMarmara
ProvinciaBalıkesir, Bursa, Çanakkale, Istanbul, Kocaeli, Tekirdağ, Yalova
Coordinate40°41′28.45″N 28°11′35.59″E
Dimensioni
Superficie11.472 km²
Lunghezza252 km
Larghezza74 km
Profondità massima1.403 m
Profondità media289 m
Volume3 378 km³
Idrografia
Originemovimenti tellurici
Salinità22 [1]
Mappa di localizzazione: Turchia
Mar di Marmara
Mar di Marmara

Il Mar di Marmara (in turco: Marmara Denizi, dal greco: μάρμαρος, marmaros, marmo[1]) anticamente noto come Propontide (dal greco: Προποντίς, Propontis) è uno specchio d'acqua salata interno tra il Mar Egeo e il Mar Nero, collegato a essi rispettivamente tramite lo stretto dei Dardanelli e lo stretto del Bosforo, sulle cui rive, lato Marmara, sorge la città di Istanbul[2]. Si estende a nord-ovest della penisola anatolica, interponendosi tra l'Asia mediorientale e l'Europa. Ha una superficie di circa 11.472 km² e una profondità media di 289 m.

I litorali sono caratterizzati per la maggior parte da coste alte e montagnose, sagomate dalla corrente e dai forti venti che soffiano da sud-ovest. Sull'acqua sorgono diverse isole; tra le più importanti Marmara, Avşa e Paşalimanı, che assieme a isole minori formano un arcipelago in prossimità della penisola di Kapıdağ[3]. Degno di nota è altresì l'arcipelago delle Isole dei Principi, note anche come Propontidi di Plinio, site a est in prossimità del Bosforo, a sud-est di Istanbul[4].

  1. ^ a b (EN) Sea of Marmara, su britannica.com, Encyclopædia Britannica, Inc.. URL consultato il 1º marzo 2016.
  2. ^ Marmara, Mar di, su treccani.it − Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º marzo 2016.
  3. ^ MARMARA, su treccani.it − Enciclopedia Italiana (1934), Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º marzo 2016.
  4. ^ Giovanni Platania, MARMARA, Mare di, su treccani.it − Enciclopedia Italiana (1934), Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º marzo 2016.