Marcelo Salas | ||||||||||||||||||||||
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Salas nel 2015 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Cile | |||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 25 novembre 2008 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
José Marcelo Salas Melinao (Temuco, 24 dicembre 1974) è un dirigente sportivo ed ex calciatore cileno, di ruolo attaccante, presidente e direttore sportivo del Deportes Temuco.
Era soprannominato El Matador per gli inchini che dedicava ai tifosi dopo i gol segnati. [1] Nel corso della sua carriera ha militato nell'Universidad de Chile, nel River Plate, nella Lazio e nella Juventus, e poi nuovamente nel River Plate e nell'Universidad de Chile.
È considerato il «miglior attaccante della storia del Cile»[2][3][4]. Era il capitano della nazionale cilena, essendo il capocannoniere con 45 gol in totale, di cui 37 in 70 partite (4 in Coppe del mondo, 18 in qualificazioni ai mondiali e 15 in amichevoli)[5] con la Nazionale maggiore e 8 in 7 presenze con la selezione olimpica.
La IFFHS lo ha classificato come «31º miglior giocatore sudamericano del XX secolo», il «19º miglior attaccante sudamericano del 20º secolo» e «3º miglior attaccante sudamericano degli anni '90» (salendo sul podio con i brasiliani Ronaldo e Romário).[6] Era considerato uno dei migliori calciatori del mondo durante la seconda metà degli anni '90 e l'inizio del XXI secolo. Nel 1997 si è classificato terzo come «miglior centro attaccante del mondo» (dopo Ronaldo e Gabriel Batistuta) nell'RSS Award per il miglior calciatore dell'anno, nel 1998 e 1999 è stato il 5º miglior attaccante centrale.[7][8][9] Sempre nel 1996 e nel 1997 è stato il «miglior attaccante d'America» e ha fatto parte dell'Equipo Ideal de América ed insignito del titolo di Calciatore sudamericano dell'anno. Al Mondiale 1998 è stato incluso tra le «prime 10 figure».[10] Nel 2013 è stato scelto il «7º miglior calciatore sudamericano mancino della storia» (rivista "Bleacher Report").[11][12] È stato anche scelto tra i «10 migliori marcatori nella storia del calcio sudamericano»[13] L'anno 2019 è stato inserito tra i «50 grandi calciatori sudamericani di tutti i tempi», classificandosi al 27º posto.[14]
È considerato (insieme a Leonel Sánchez) il più grande giocatore nella storia dell'Universidad de Chile, il principale idolo straniero (insieme a Enzo Francescoli) del River Plate[15] e uno dei più grandi giocatori della Lazio,[16][17] oltre che uno dei più grandi giocatori della Nazionale cilena.
Tra gli anni 1996 e 2001 è stato considerato uno dei migliori attaccanti al mondo dalla stampa mondiale specializzata, costantemente confrontato con gli attaccanti Ronaldo e Gabriel Batistuta.[18][19] Anche un paio di volte i confronti sono stati con Diego Maradona, Pelé e Gerd Müller.[20]
Il 16 dicembre del 1998 si è unito alla Nazionale del Resto del Mondo in una partita giocata allo Stadio Olimpico di Roma contro la Nazionale di calcio dell'Italia, in occasione del centenario del calcio italiano. Salas è entrato nella seconda frazione, sostituendo Gabriel Batistuta.[21][22]
Il suo addio ufficiale è avvenuto il 2 giugno del 2009 in una partita tributo tenutasi al Stadio nazionale del Cile, davanti a 65.000 spettatori.