Si definisce margine di contribuzione unitario la differenza tra il prezzo di vendita unitario ed il costo variabile unitario che sono rispettivamente il ricavo ed il costo associati ad una variazione unitaria del volume di output.
La somma dei margini di contribuzioni unitari relativi ad un periodo dà il margine di contribuzione di periodo.
Quando il margine di contribuzione del periodo è uguale al totale dei costi fissi del periodo si raggiunge il punto di pareggio.
Quando il margine di contribuzione è maggiore dei costi fissi si genera l'utile.
Il concetto di margine di contribuzione può essere utilizzato per una riclassificazione del conto economico utile a valutare l'effetto sul reddito di variazioni del volume di vendita o del fatturato. Tale riclassificazione si ottiene deducendo dai ricavi i costi variabili.
Ricavi - costi variabili= margine di contribuzione lordo di primo livello
Ricavi - costi variabili -costi fissi propri dei prodotti = margine di contribuzione di secondo livello
in tale riclassificazione se dal margine di contribuzione sottraiamo i costi fissi diretti otteniamo il margine di contribuzione di secondo livello, detto anche margine di contribuzione netto, anche definito come margine semi lordo di contribuzione (MSLC)