Medicina ortomolecolare

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La cosiddetta medicina ortomolecolare è una pratica terapeutica alternativa nutrizionale. Si basa sull'uso di aminoacidi, vitamine, sali minerali e su metodi igienico-sanitari, in quanto - secondo i sostenitori della pratica - molti disturbi e malattie derivano da sostanze chimiche che possono essere evitate, o da situazioni che possono essere trattate, a volte curate, riequilibrando l'assetto biochimico individuale con l'utilizzo di sostanze chimiche naturali (vitamine, minerali dietetici, enzimi, antiossidanti, aminoacidi, acidi grassi essenziali, pro-ormoni, probiotici, fibre dietetiche e acidi grassi a catena corta intestinali). Molte delle sostanze usate nella medicina ortomolecolare sono nutrienti essenziali, che vengono proposti in alte dosi.

Sebbene i nutrienti possano essere d'aiuto nel prevenire e coadiuvare nel trattamento di talune malattie,[1] le affermazioni circa l'efficacia di terapie a base di larghe dosi di vitamine è priva di riscontri scientifici.[1][2][3][4]. Alcuni critici hanno descritto taluni aspetti della medicina ortomolecolare come mera moda volta anche a promuovere, in modo fraudolento, pratiche mediche prive di fondamento scientifico.[5][6][7]. Alcune ricerche suggeriscono che taluni nutrienti possono essere dannosi;[8][9][10] e molti studi specifici sull'uso prolungato ad alte dosi delle vitamine mostrano che esse possono essere associate all'aumento del rischio di cancro, danni al cuore o morte.[11][12][13]

  1. ^ a b Orthomolecular medicine, su Making treatment decisions, American Cancer Society, 19 giugno 2007. URL consultato il 4 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2008).
  2. ^ Nutrition Committee, Canadian Paediatric Society, Megavitamin and megamineral therapy in childhood, in CMAJ, vol. 143, n. 10, 1º gennaio 1990, pp. 1009–13, PMC 1452516, PMID 1699646. URL consultato il 4 aprile 2008.
  3. ^ Neuhouser ML, Wassertheil-Smoller S, Thomson C, et al., Multivitamin use and risk of cancer and cardiovascular disease in the Women's Health Initiative cohorts, in Arch Intern Med, vol. 169, n. 3, febbraio 2009, pp. 294–304, DOI:10.1001/archinternmed.2008.540, PMID 19204221.
  4. ^ Aaronson S et al., Cancer medicine, in Frei Emil, Kufe Donald W, Holland James F (a cura di), Cancer medicine 6, Hamilton, Ontario, BC Decker, 2003, p. 76, ISBN 1-55009-213-8.
  5. ^ Jarvis WT, Food faddism, cultism, and quackery, in Annu Rev Nutr, vol. 3, 1983, pp. 35–52, DOI:10.1146/annurev.nu.03.070183.000343, PMID 6315036.
  6. ^ Jukes TH, Nutrition science from vitamins to molecular biology, in Annual Review of Nutrition, vol. 10, n. 1, 1990, pp. 1–20, DOI:10.1146/annurev.nu.10.070190.000245. A short summary is in the journal's preface.
  7. ^ Braganza SF, Ozuah PO, Fad therapies, in Pediatrics in Review, vol. 26, n. 10, 2005, pp. 371–376, DOI:10.1542/pir.26-10-371, PMID 16199591.
  8. ^ NIH state-of-the-science conference statement on multivitamin/mineral supplements and chronic disease prevention, in NIH Consens State Sci Statements, vol. 23, n. 2, 2006, pp. 1–30, PMID 17332802.
  9. ^ Huang HY, Caballero B, Chang S, et al., The efficacy and safety of multivitamin and mineral supplement use to prevent cancer and chronic disease in adults: a systematic review for a National Institutes of Health state-of-the-science conference, in Ann Intern Med, vol. 145, n. 5, settembre 2006, pp. 372–85, DOI:10.1001/archinte.145.2.372, PMID 16880453.
  10. ^ Bjelakovic G, Nikolova D, Gluud LL, Simonetti RG, Gluud C, Antioxidant supplements for prevention of mortality in healthy participants and patients with various diseases, in Cochrane Database of Systematic Reviews, n. 2, 2008, pp. CD007176, DOI:10.1002/14651858.CD007176.
  11. ^ Satia JA, Littman A, Slatore CG, Galanko JA, White E, Long-term use of beta-carotene, retinol, lycopene, and lutein supplements and lung cancer risk: results from the VITamins And Lifestyle (VITAL) study, in Am. J. Epidemiol., vol. 169, n. 7, aprile 2009, pp. 815–28, DOI:10.1093/aje/kwn409, PMID 19208726.
  12. ^ Jane Brody, Extra Vitamin E: No Benefit, Maybe Harm, in New York Times, 23 marzo 2009. URL consultato il 24 marzo 2009.
  13. ^ High dose vitamin E death warning, in BBC, 11 novembre 2004. URL consultato il 24 marzo 2009.