Mimetismo

Disambiguazione – Se stai cercando il camuffamento militare, vedi Camuffamento militare.
Disambiguazione – Se stai cercando il sistema di camuffamento di un organismo nel suo ambiente, vedi Criptismo.
Esempio di mimetismo batesiano tra lepidotteri del genere Dismorphia (Pieridae) e del genere Ithomiini (Nymphalidae).
Una Sepia apama si mimetizza fra le alghe

Il mimetismo (formalmente mimetismo fanerico) è la capacità di un organismo di imitarne un altro, allo scopo di trarne vantaggio. Di norma si concretizza nell'imitazione da parte di una potenziale preda di un organismo aposematico, che può essere tossico, disgustoso o comunque indesiderabile. Lo scopo in questo caso è quello di scoraggiare il predatore affinché rinunci alla preda, confondendola con quella indesiderabile. Nei casi più semplici il mimetismo prevede l'esistenza di un organismo modello e di un organismo mimo che ne imita le caratteristiche[1].

Il mimetismo può avere scopi diversi da quelli di evasione della predazione, come per esempio l'imitazione da parte di alcune orchidee delle forme della vespa femmina allo scopo di attirare gli impollinatori.

Il mimetismo può sfruttare somiglianze di forme e colori, ma anche di comportamenti.

Viene talvolta definito come mimetismo criptico il fenomeno del criptismo, nel quale invece l'organismo si confonde con l'ambiente circostante allo scopo di rendersi invisibile al suo predatore o alla sua preda. Il termine viene usato in opposizione a mimetismo fanerico,[2] o di ostentazione, nel quale l'organismo mimetico è ben visibile, ma si confonde con altri organismi[3]. Per questi motivi il mimetismo fanerico è detto anche vero mimetismo o mimetismo in senso stretto[4].

Gli autori di lingua inglese limitano il termine "mimetismo" al mimetismo fanerico (in inglese mimicry) mentre il criptismo viene chiamato camouflage o crypsis.

  1. ^ Argano, p. 840.
  2. ^ mimetismo fanerico, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Argano, pp. 841-43.
  4. ^ Townsend, p. 99.