Un missile filoguidato è un missile guidato i cui segnali di guida viaggiano su cavi sottili che collegano il missile con il suo sistema di puntamento. Durante il volo verso il bersaglio, il missile stende i fili di guida, immagazzinati nella sua parte posteriore, mettendo in grado il puntatore di inviare correzioni alla traiettoria. Non necessariamente la postazione di guida deve coincidere con quella di lancio, ciò consente una maggiore sicurezza rispetto al fuoco di reazione da parte dei mezzi attaccati.
I missili filoguidati, solitamente vengono utilizzati come missili anticarro, (in inglese: Anti-Tank Guided Missile o ATGW), per azioni di attacco o contrasto a obiettivi posti all'interno del raggio visuale, anche quando la linea di tiro è parzialmente ostruita da ostacoli o fortificazioni, ma in cui è necessaria una buona capacità di guida, mentre il raggio limitato di questo tipo di armi non rappresenta una seria limitazione.
La portata massima dei missili filoguidati attualmente in servizio è di 4 Km circa. Il dato è caratteristico del missile BGM-71 TOW (sigla in inglese per Tube-Launched, Optically Tracked, Wire-Guided Missile System ovvero Sistema missilistico con lancio da tubo, puntamento ottico e guida tramite filo), con una portata di 3750 m e del britannico Swingfire, che nella versione installata su veicoli ha una portata di 4000 metri,[1] non è però realistico che questi sistemi vengano utilizzati efficacemente a queste distanze.