Mitra (copricapo)

Papa Francesco con la mitra e la ferula durante la beatificazione di Paolo Yun Ji-chung e 123 compagni, martiri coreani, celebrata a Seul il 16 agosto 2014

La mitra (forma popolare mítria;[1] anticamente anche mítera[2]; dal latino mitra, prestito dal greco μίτρα) è un paramento liturgico usato dai vescovi[3] di molte confessioni cristiane durante le celebrazioni.

È un copricapo alto e rigido, formato da due pentagoni irregolari piatti, con i lati superiori ricurvi e terminanti a punta. Talora è impreziosita da oro e gemme, con fasce ricadenti sulla nuca, indossata dai vescovi durante le solennità liturgiche.[4] La mitra è uno delle quattro insegne episcopali[5] dei vescovi cattolici, ed è simbolo della loro dignità e autorità.[4]

  1. ^ Il dizionario dell'Enciclopedia Treccani segnala 'mitria' come forma pop[olare].
  2. ^ Il nuovo De Mauro. URL consultato il 5 marzo 2024.
  3. ^ Domenico Magri, Notitia de' vocaboli ecclesiastici, con la dichiaratione delle cerimonie, et origine de' riti sacri, raccolta dal p. Domenico Magri maltese, 1644, p. 163. URL consultato l'11 Luglio 2019.
  4. ^ a b Aldo Gabrielli, Lemma "Mitra", in Il grande italiano 2008. Vocabolario della lingua italiana., Padova, Hoepli (La Biblioteca di Repubblica-l'Espresso), 1º agosto 2007, ISSN 1128-6091 (WC · ACNP).
  5. ^ L'insegna è un oggetto, un paramento o un distintivo che costituisce l'emblema, il simbolo, l'attributo caratteristico di una dignità, di un'autorità, dell'ufficio esercitato da una persona (cfr. inségna, in Treccani e insegna, in Dizionario di italiano del Corriere della Sera); le insegne episcopali, dunque, caratterizzano il vescovo ed egli le insossa perché gli sono proprie. Inoltre esse delineano la sua autorità e dignità in quanto successore degli apostoli e aiutano a comprendere il suo ruolo di pastore e guida. Nel caso specifico le quattro insegne episcopali della Chiesa cattolica sono, oltre la mitra, la croce pettorale, l'anello episcopale e il pastorale (cfr. Cerimoniale Episcoporum, n. 57).