Monte Testaccio Monte dei cocci | |
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Civiltà | civiltà romana |
Utilizzo | discarica |
Epoca | periodo augusteo fino alla metà del III secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma |
Altitudine | 54[1] m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 22 000 m² |
Altezza | 36 m misurati dal piano |
Scavi | |
Date scavi | 1881 |
Amministrazione | |
Patrimonio | Centro storico di Roma |
Ente | Sovrintendenza capitolina ai beni culturali |
Visitabile | Sì |
Sito web | www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/monte_testaccio |
Mappa di localizzazione | |
Il monte Testaccio, popolarmente detto in romanesco anche monte de' cocci, è una collina artificiale di circa 36 m di altezza, situata a Roma, nell'omonimo XX rione, tra le mura aureliane e la sponda sinistra del Tevere.
Prende il suo nome dal latino mons testaceus, cioè «monte [fatto] di cocci» (da: testae, ossia «tegole», «anfore» o appunto «cocci»); si compone infatti di numerosi strati di cocci di oltre 53 milioni di anfore in terracotta – per lo più olearie – ordinatamente disposti lì in epoca romana lungo un arco di tempo di circa due secoli. Le anfore provenivano dal vicino porto fluviale sul Tevere.
Per tale ragione, il monte costituisce un sito archeologico unico nel suo genere.